L'industria italiana torna a fare un passo indietro. Secondo i dati dell'Istat, ad aprile il fatturato è calato dello 0,5% rispetto a marzo, trascinato in basso dall’estero, e del 4,1% su base annua. Per quanto riguarda gli ordinativi l'istituto di statistica ha fatto sapere che sono scesi dell’1,9% rispetto a marzo, risentendo dell’andamento sull’estero, e sono calati del 12,3% su base annua, con una diminuzione più pronunciata per il mercato interno.
Ad aprile il fatturato è sceso, su base mensile, dello 0,1% sul mercato interno e dell’1,4% su quello estero, mentre in termini tendenziali cala del 7% entro i confini nazionali e del 2,6% al di fuori. "Guardando ai diversi settori - ha spiegato l'Istat - il fatturato in termini tendenziali segna rialzi nei settori della fabbricazione di mezzi di trasporto, della produzione di prodotti farmaceutici e di coke e prodotti petroliferi raffinati". Per quanto riguarda le contrazioni più marcate l'istituto di statistica ha registrato un fortissimo calo nell’estrazione di minerali da cave e miniere (-12,3%), nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-11,5%) e nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-10,2%).
"La diminuzione congiunturale degli ordinativi deriva da una flessione dello 0,3% sul mercato nazionale e da una caduta del 4% all’estero", ha continuato l'Istat.
Mentre il risultato tendenziale è frutto di una diminuzione del 15,3% delle commesse interne e del un calo del 7,3% degli ordini esteri. Analizzando i diversi comparti, l’indice su base annua segna ribassi in tutti i settori. Nel dettaglio, la riduzione più rilevante riguarda la fabbricazione di mezzi di trasporto (-16,5%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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