Istat: l'inflazione colpisce le famiglie più povere

I rilevamenti dell'Istituto di statistica: i prezzi aumentano dell'1,2%, ma c'è un divario tra nuclei più e meno abbienti

Istat: l'inflazione colpisce le famiglie più povere

L'inflazione rimane stabile in Italia: nel 2018 i prezzi di beni e servizi sono aumentati complessivamente dell'1,2%, proprio come nel 2017. Le stime dell'Istat sono dunque state confermate.

Ma lo stesso Istituto di statistica rivela che gli aumenti sono stati più sensibili per le famiglie meno abbienti. Su una famiglia povera, infatti, il peso dell'inflazione è stato in media dell'1,5%. Mentre per i nuclei più ricchi, l'inflazione ha avuto un impatto dell'1,1%.

Il motivo di questa diseguaglianza è dovuta al tipo di prodotti che hanno visto crescere il proprio prezzo. In particolare, nel 2018 sono cresciute le spese per alcuni beni come l'energia, mentre sono diminuite quelle su alcuni servizi come i trasporti.

Il primo gruppo di aumenti incide sui bilanci delle famiglie che spendono meno, mentre il secondo riguarda più le famiglie ricche che per esempio possono permettersi di viaggiare.

A causa del differente peso dell'inflazione, secondo i riscontri dell'Istat, ci sono anche ripercussioni sul potere d'acquisto: la dinamica dei prezzi penalizza maggiormente chi è già in difficoltà.

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