Lady Fisco: "Vorrei più controlli sui conti ma la privacy non lo permette"

Il direttore dell'Agenzia delle entrate: "Per battere l'evasione servono più controlli bancari". E minaccia maggiori controlli sui grandi contribuenti

Lady Fisco: "Vorrei più controlli sui conti ma la privacy non lo permette"

Rossella Orlandi, direttore dell'Agenzia delle Entrate, torna alla carica. Il nuovo 730, quello precompilato per intenderci, è solo l'inizio. Un tassello di un più ampio disegno per far arrivare l'occhio del Fisco nelle case e nelle tasche di tutti i contribuenti. "Abbiamo cambiato atteggiamento seguendo l'obiettivo che ci siamo prefissati - spiega la Orlandi in una intervista a Repubblica - far pagare a tutti le tasse; affiancare i contribuenti facendo sentire a quelli onesti la nostra collaborazione e a quelli distratti o disonesti la nostra presenza; contrastare la criminalità economica che rappresenta un grave danno per il Paese in termini di crescita e concorrenza". Tutti ottimi principi, ma per raggiungerli Lady Fisco non disdegna di dare una forzatina ai controlli bancari, anche se si rischia di ledere la privacy.

Sugli scandali e la corruzione il direttore dell'Agenzia delle Entrate non ha alcun dubbio: "Per pagare tangenti bisogna creare dei fondi neri. Per creare fondi neri servono false fatturazioni, o sovrafatturazioni, insomma bisogna truffare il fisco. I reati tributari sull'Iva e la corruzione spesso camminano in parallelo". E ci tiene a far notare: "Noi abbiamo la capacità di individuare le anomalie e di far scattare le inchieste". D'altra parte un terzo dell'attività dell'Agenzia delle Entrate è fatta da accertamenti. Con il commissario anticorruzione Raffaele Cantone hanno ottimi rapporti di collaborazione. Rapporti che la Orlandi spera in futuro possano migliorare ancora.

Per l'Agenzia delle Entrate, però, il vero problema resta l'analisi dei conti correnti bancari. "L'abbiamo sempre chiesta, adesso è possibile fare un'analisi dei casi segnalati come a rischio di evasione, ma al momento è escluso l'uso massivo - spiega la Orlandi - è quello che ci servirebbe, ma il pacchetto promesso è fermo da due anni". L'ostacolo al momento è costituito dalla tutela della privacy.

"Chi la invoca dimentica che tutti i dati sono elaborati dalla Sogei, un fortino informatico a prova di intrusione, che garantisce un uso più che corretto dei flussi finanziari grazie a severissime procedure di accesso - conclude Lady Fisco - nessuno potrà impropriamente avvalersi di dati sensibili, questo è certo".

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