La Commissione Ue "grazia" l'Italia, almeno per il momento, ma la rimanda all'anno prossimo. Resta infatti l'allarme sul 2018 e sul 2019, quando il Belpaese dovrà fare di più per ridure il deficit
"Non proponiamo di aprire una procedura per debito eccessivo per Italia e Belgio in questa fase", ha annunciato il vicepresidente, Valdis Dombrovskis, presentanto il rapporto Ue sul debito.
Nel 2017, infatti, l'Italia ha rispettato il criterio del debito che è "ampiamente conforme con la parte preventiva del patto di stabilità". Ma l'esecutivo Ue non spegne i riflettori sul Belpaese e annuncia che "rivaluterà l'anno prossimo il rispetto del patto di stabilità e crescita sulla base dei dati definitivi per il 2018 che devono essere notificati nella primavera 2019".
Ed è proprio l'aggiustamento di bilancio nel 2018 che "appare inadeguato". "Il messaggio politico è chiaro: l'Italia deve continuare a ridurre il suo debito, che è il secondo più altro dopo quello della Grecia, rispetto al Pil", avvisa ancora Dombrovskis, "Nel 2019 deve ridurre il deficit strutturale dello 0,6% del Pil".
"Il livello debito italiano richiede una risposta credibile", sottolinea poi il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici.
Che però assicura: "Dobbiamo rispettare la legittimità democratica e i ritmi della democrazia: la Commissione non può nè deve commentare gli annunci, si pronuncerà sugli atti. Lavoreremo con il prossimo governo come abbiamo fatto con tutti gli altri governi con dialogo rispetto e mutua comprensione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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