![L'Upb lima il Pil ma il lavoro puntella la crescita](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2022/09/07/1662524386-appliance-2256.jpg?_=1662524386)
L'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) ha aggiornato al ribasso le previsioni di crescita del Pil italiano per il 2024, stimandolo allo 0,7%, rispetto allo 0,8% previsto a ottobre ma in crescita rispetto allo 0,5% indicato dall'Istat a fine gennaio. Per il 2025 e il 2026, invece, secondo l'Upb la crescita si attesterebbe rispettivamente allo 0,8% e 0,9%, in lieve accelerazione. A gravare sul potenziale di crescita italiano ci sono principalmente dinamiche internazionali come il peggioramento degli scambi e l'aumento del prezzo del gas. I numeri sono piuttosto lontani dalle previsioni contenute nel Piano strutturale di bilancio (Psb) presentato dal governo in autunno e che indicavano ritmi intorno all'1% per il triennio: +1% nel 2024, +1,2% nel 2025 e +1,1% nel 2026. Le cifre erano state allora convalidate dall'Autorità dei conti pubblici ma in pochi mesi il quadro è molto cambiato. «Il 2025 inizia con alcune novità a livello globale, in particolare sul cambiamento climatico e sugli equilibri geoeconomici, mentre si prospettano effetti avversi dalle nuove politiche protezionistiche dell'amministrazione degli Stati Uniti d'America, che potrebbero essere considerevoli», fa notare l'Upb.
In ogni caso, il mercato del lavoro sta continuando a sostenere la crescita, grazie soprattutto all'aumento dell'occupazione femminile. Nonostante emergano segnali di rallentamento produttivo, i salari stanno recuperando la perdita di potere d'acquisto subita nel 2022-2023.
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