Madrid chiede aiuto alla Ue Pronti 100 miliardi di euro per le banche in difficoltà

Dopo le stime a tinte fosche del Fmi, vertice d'emergenza dell’Eurogruppo: stanziati aiuti per 100 miliardi di euro a sostegno delle banche iberiche

Madrid chiede aiuto alla Ue Pronti 100 miliardi di euro per le banche in difficoltà

Una partita giocata sul filo del rasoio. Con la Spagna che è sempre più costretta ad uscire allo scoperto e decidere se chiedere all'Unione europea gli aiuti economici per non fare andare le proprie banche con le gambe all'aria. La situazione è tutt'altro che tranquilla. Il governo di Madrid frena. Ma l'incubo che il malessere che ha steso la Grecia possa contagiare anche altri Paesi dell'Eurozona, ora, è sempre più concreto. Secondo il Fondo monetario internazionale, le banche iberiche hanno bisogno di una ricapitalizzazione di almeno 40 miliardi di euro per fare fronte alla crisi economica. 

A Bruxelles sono in molti a far pressioni sul governo di Madrid affinché chieda un aiuto finanziario. Eppure il ministero dell'Economia ha detto alla France Presse che "non c'è nulla di cambiato" nella posizione della Spagna, che per il momento non chiede ancora aiuti europei per le sue banche. Resta il fatto che, secondo il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, la situazione della Spagna non è comparabile a quella della Grecia, ma per le banche spagnole serve una soluzione rapida. A Bruxelles si vuole, insomma, scongiurare quel triste teatrino che ha portato ritardi su ritardi nell'intervento a sostegno del governo ateniese fino a farlo sprofondare nella crisi (economica e politica) in cui si trova ora. Dal canto loro, i ministri delle Finanze dell'Eurotower sono pronti a impegnarsi ad aiuti "fino a 100 miliardi di euro" alla Spagna per la ricapitalizzazione delle sue banche. In cambio Bruxelles ha chiesto al governo di Madrid il risanamento del settore bancario e finanziario.

Il rapporto dei tecnici del Fmi sulle banche spagnole era atteso per lunedì, come aveva annunciato anche Madrid, ma - vista la situazione d'emergenza è stato pubblicato a sorpresa già questa notte. Secondo il Fondo monetario, che ha visto le proprie stime al ribasso, la cifra di 40 miliardi di euro potrebbe non essere sufficiente per appianare i debiti degli istituti spagnoli. "In questo contesto - ha avvertito il Fmi - il pil della Spagna cadrebbe di un 4,1% nel 2012 e il tasso di disoccupazione raggiungerebbe il 26,6%". Più in generale i tecnici di New York ha assicurato che il sistema finanziario spagnolo è ben gestito tanto da essere in grado di resistere a nuovi choc. Restano comunque elementi di criticità al suo interno. "Le autorità spagnole hanno recentemente accelerato le riforme del settore finanziario per ridurre le vulnerabilità del sistema", ha osservato il Fondo rilevando, tuttavia, che la crisi economica potrebbe provocare "nuove perdite per le banche" spagnole.

Alla fine dell'Eurogruppo, il ministro delle Finanze spagnolo, Luis de Guindos, ha convocato una conferenza stampa in cui ha annunciato la richiesta di fondi all'Europa per poter ricapitalizzare le banche.

"Questo è un prestito che si riceve in condizioni molto favorevoli, più favorevoli di quelle di mercato e più favorevoli di quelle del Fondo nazionale di aiuto alle banche", ha spiegato il ministro sottolineando che non si tratta di un salvataggio. I fondi saranno formalmente richiesti lunedì, anche se non se n econosce ancora l'ammontare: "La quantità di fondi sollecitata sarà quella necessaria per coprire le necessità di capitale delle banche più un cuscinetto"

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