Mediaset: +7% in Borsa nel trimestre, utili record grazie alla pubblicità

Si avvicina l'assemblea per il cambio di nome e per il lancio del progetto europeo

Mediaset: +7% in Borsa nel trimestre, utili record grazie alla pubblicità

La tv generalista tiene botta ai giganti del web. Così Mediaset, guidata da Pier Silvio Berlusconi e presieduta da Fedele Confalonieri, ieri è salita di quasi il 7% in Borsa dopo aver dato i numeri dell'ultimo trimestre chiuso con utile record a 273,8 milioni di euro. In forte crescita dunque i primi nove mesi dell'anno sia rispetto al pari periodo 2020 sia al 2019 pre-pandemia. Il Biscione può ora dunque, dopo aver chiuso la lunga vertenza con Vivendi, guardare al progetto europeo per realizzare nuove convergenze tra tv generaliste.

«Non commentiamo operazioni di acquisizioni - ha spiegato il direttore finanziario Marco Giordani - finché non abbiamo qualcosa di ufficiale da dire, il 25 novembre abbiamo la riunione degli azionisti che deciderà sul cambio di nome in Mfe-Mediaforeurope (dopo lo spostamento tre mesi fa della sede legale in Olanda ndr) e sulle due classi di azioni, diremo qualcosa quando saremo sicuri».

Giordani ha anche spiegato che la partecipazione rimasta a Mediaset in Ei Towers «non fa parte della nostra strategia futura ma non vogliamo svendere». Quanto a quella nella tv tedesca Prosieben la visione è positiva. «Siamo molto contenti dell'investimento in Prosiebien - ha aggiunto Giordani- e fiduciosi nei i suoi obiettivi. Siamo anche il maggiore azionista con il 24,2% dei diritti di voto ma non vogliamo alimentare speculazioni. Abbiamo ufficialmente comunicato la nostra posizione: non guardiamo alla performance settimanale delle azioni ma alla creazione di valore a lungo termine».

Quanto ai numeri i ricavi netti consolidati ammontano a 1,9 miliardi rispetto ai 1,7 dei primi nove mesi dell'anno precedente. Il fatturato in Italia è salito a 1,38 miliardi in crescita del 10,5% rispetto allo scorso esercizio. In Spagna i ricavi hanno raggiunto i 603,8 milioni di euro rispetto ai 546,6 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Vola anche la pubblicità, che ha raggiunto i 534,8 milioni a conferma di un trend positivo in atto da cinque trimestri consecutivi. Soddisfatto Matteo Cardani, responsabile di Publitalia «Siamo confidenti che gli ultimi due mesi dell'anno non influenzeranno il trend positivo, con l'obiettivo di chiudere con ricavi pubblicitari in crescita dell'1,2%».

L'azienda ha confermato la guidance.

«Anche negli ultimi due mesi dell'anno - recita un comunicato- l'andamento dei ricavi pubblicitari nonostante il difficile confronto con l'omologo periodo del 2020 e un contesto generale a livello internazionale ancora condizionato dall'evoluzione della pandemia, dovrebbe continuare a riflettere un andamento del mercato che in presenza della ripresa economica in atto, per la maggior parte dei settori, dovrebbe essere caratterizzato dalla tipica alta stagionalità della domanda In presenza di tali andamenti e dei risultati in forte crescita già consolidati al termine dei nove mesi, si conferma per l'esercizio in corso la previsione di un deciso rafforzamento dei risultati economici e della generazione di cassa».

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