"Speriamo che il tribunale di Milano e la procura possano gettare una luce" sulla vicenda Vivendi. Lo ha affermato il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, all'inizio dell'assemblea del gruppo. Secondo quanto ricorda Agi, sotto la lente ci sono gli eventi tra il giugno 2016 e il dicembre dello stesso anno, il lasso di tempo passato da quando Vivendi "decise di non ottemperare al contratto per la compravendita di Premium, al rastrellamento in Borsa da parte dei francesi di quasi il 30% del gruppo della famiglia Berlusconi".
Fedele Confalonieri ha anche accusato la società di "immobilismo, che rischia, togliendo le nostre forze dal progetto, di portarci al declino", dato che, a detta del presidente dalla Vivendi non arrivano proposte industriali degne di nota. "Il mercato procede, i nostri concorrenti modificano il loro posizionamento competitivo e noi siamo obbligati a combattere nelle aule di tribunale", ha aggiunto, richiamando le varie cause tra Mediaset e l'azionista francese che "vorrebbe impedirci, attraverso una serie di azioni legali pretestuose, di ottenere i benefici derivanti dall'operazione paneuropea e dai possibili vantaggi per tutti gli azionisti nel medio periodo". In conclusione al suo intervento, Confalonieri ha dichiarato: "Dopo tutto questo tempo non abbiamo ancora capito quale fosse l'obiettivo di Vivendi. Finanziario? Industriale? Dal dicembre del 2016 a oggi non abbiamo mai avuto il piacere di ascoltare alcuna proposta industriale proveniente dalla loro sponda che potesse avere un minimo di concretezza". È probabile, a detta del presidente di Mediaset, che i francesi facciano "tutto questo in evidente conflitto di interesse, cercando di mettere in stallo la nostra società con il solo fine di perseguire mire e obiettivi a spregio della società e di tutti gli azionisti, italiani e spagnoli".
La Vivendi era stata ammessa a partecipare all'assemblea straordinaria dei soci Mediaset: la decisione era stata presa dal consiglio di amministrazione riunitosi questa mattina. L'assemblea ha l'obiettivo di approvare alcune modifiche allo statuto di MediaforEurope, in cui il gruppo farà confluire le proprie attività spagnole e italiane. Dall'assemblea era invece rimasta esclusa Siumon Fiduciaria, il trust che detiene il 19,19% delle quote, cedutegli dai francesi.
Il rappresentante di Vivendi in assemblea ha annunciato
che voterà contro le modifiche allo statuto di Mfe: "Ci viene chiesto di approvare un nuovo, ma ancora abusivo progetto di fusione, illegittimo per legislazione italiana, spagnola e olandese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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