Il mercato del lavoro è in ripresa. A dimostrarlo è l'ultimo report dell'Istat in cui si rileva come nel primo trimestre di quest'anno rispetto al I trimestre 2015 si siano registrati 242mila occupati in più, con un contributo decisivo dell'occupazione dipendente a tempo indeterminato (+341mila), a fronte della sostanziale stabilità di quella a termine e del calo degli indipendenti, concentrato tra i collaboratori e gli autonomi senza dipendenti.
L'incremento rilevato dall'Istat è maggiore per il lavoro a tempo parziale, soprattutto quello di tipo volontario, ma prosegue anche la risalita del tempo pieno. Inoltre, sempre secondo lo studio dell'ente di statistica, su base annua l'occupazione aumenta in particolare per gli uomini, nelle regioni settentrionali, per gli over 50, per i laureati e per gli stranieri. "I numeri di posti di lavoro dell'Istat qualsiasi paese che non vive di rancore ideologico dovrebbe accoglierli con uno sguardo sorridente", esulta il premier Matteo Renzi rivendicando che l'aver cancellato l'articolo 18 "non ha tolto diritti" né "ha permesso di licenziare ma di assumere".
In realtà, a fronte di un mercato del lavoro in ripresa, nel Belpaese resta stabile il tasso di disoccupazione. Nel primo trimestre, sempre secondo l'Istat, è rimasto fisso all'11,6% rispetto al trimestre precedente.
Il tasso diminuisce invece di quasi un punto percentuale rispetto ai primi tre mesi del 2015, con un calo tendenziale di 127 mila disoccupati di lunga durata. Giù anche il tasso di inattività diminuito in misura lieve (-0,1 punti) attestandosi al 35,7%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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