Apre a passo di sfilata theMicam, il più grande appuntamento internazionale dedicato alla calzatura, l’accessorio moda più desiderato, che unisce fashion, design ed eccellenza del made in Italy e del meglio della produzione estera, che va in scena da domenica 15 febbraio a mercoledì 18 febbraio nei padiglioni di Fiera Milano a Rho.
Quattro giorni di sfilate ma soprattutto di business dai grandi numeri con 1.516 espositori, di cui 629 stranieri, su una superficie espositiva di oltre 67.131 metri quadrati. theMicam presenta le collezioni per le calzature autunno e inverno 2015-2016 declinate e proposte nei sei lifestyle protagonisti della manifestazione: Contemporary, Street, Urban, Active, Cosmopolitan e Luxury. Per l’area Luxury, da segnalare l'entrata di Aston Martin, eccellenza del lusso che impreziosirà la sua presenza in stand con uno dei modelli di auto più conosciuti, la Vanquish Volante, che rappresenta i valori iconici del brand. L'area Active vedrà invece le new entry dei marchi Avirex e Rifle, punti di riferimento per il settore sport casual. Da segnalare inoltre il ritorno in fiera di due importanti brand come Ruco Line e Stephane Kélian.
“Anche questa edizione conferma numeri importanti, segno che la manifestazione è riuscita a mantenere saldo il suo ruolo leader a livello mondiale per il comparto moda calzature e a essere un’eccellenza italiana capace di attirare i migliori operatori da tutto il mondo - spiega Cleto Sagripanti, presidente theMicam e di Assocalzaturifici, presentando l'evento con Tommaso Cancellara direttore di Assocalzaturifici, Paolo Borghini direttore di theMicam e Massimiliano Sarracino ad di Wgsn Italia -. I numeri sono il chiaro segno che i migliori brand fashion da tutto il mondo continuano a rinnovarci la loro fiducia e c’è un altissimo livello qualitativo nell’offerta e nelle presenze in fiera”. La presentazione è anche l’occasione per fare il punto sull’andamento del settore e sulle sue prospettive rispetto al mercato delle esportazioni sempre più fondamentale per i calzaturifici italiani e su quello nazionale colpito da una lunga, profonda crisi. Testimoniata dal fatto che la produzione è tornata sotto la soglia critica dei 200 milioni di paia, inferiore al dato del 2009. “In questi quattro anni di crisi fortissima molte aziende hanno chiuso e molte hanno aperto - dice Sagripanti - con un forte turn-over". Ma a preoccupare gli operatori del settore è la situazione di tensione tra Ucraina e Russia: in caso di evoluzione negativa potrebbe iniziare "un nuovo ciclo sfavorevole" perché "La Russia è il mercato di riferimento. La questione politica ci passa sopra la testa ma speriamo capiscano che non è più tempo di guerra, per noi è molto importante tornare a vendere scarpe in Russia".
I dati di preconsuntivo2014 stimano una produzione che arretra a 197 milioni di paia in contrazione del 2,5% rispetto al dato dell'anno precedente, anche se c’è una piccola crescita in valore (+0,3%) che porta il fatturato a circa 7,5 miliardi di euro. Dopo la crisi di fine 2008, che aveva portato la produzione sotto la soglia critica delle 200 milioni di paia prodotte in Italia (198 milioni nel 2009), il settore aveva iniziato un lento ma progressivo recupero che aveva avuto una battuta di arresto nel 2012 (198,5 milioni paia) e facendo segnare un secondo scalino negativo. Nel 2013, grazie soprattutto alla crescita delle esportazioni extra-Ue, il settore si era di nuovo riportato oltre quota 200 milioni, ma i preconsuntivi del 2014 offrono un nuovo quadro negativo.
"Eppure non è questo il dato più negativo che ci preoccupa: la verità è che questo triple-dip potrebbe configurarsi come l'inizio di un nuovo ciclo sfavorevole, se alcuni shock negativi si dovessero materializzare con forza - sottolinea Cleto Sagripanti -. In termini di mercato theMicam farà da spartiacque prosegue aggiungendo di aspettarsi "molto dall'Italia in questa edizione, anche grazie alle buone stime di Confindustria in cui crediamo, dovrebbe esserci un certo risveglio del mercato in Italia. D'altra parte siamo passati da quattro anni di trasformazione dove a scomparire sono stati soprattutto "i negozianti di fascia media". L'aspettativa è che "i buyer italiani tornino in fiera e inizino ad anticipare qui gli ordini".
"Siamo contenti che il governo, grazie anche all'impegno del viceministro Calenda, abbia deciso di investire 2,5 milioni per theMicam. Finalmente c'è una politica industriale e una visione delle fiere in Italia". Per Sagripanti, "occorre ovviamente di fare di più per il settore, ma questo è un buon segnale, speriamo che sia il primo di un'azione di governo continua e sempre più attenta alla manifattura italiana". La prima voce di spesa dei nuovi finanziamenti, spiega il numero uno di Assocalzaturifici, "sarà il potenziamento dell'incoming internazionale, poi investiremo nella promozione e nel potenziamento dei servizi a buyer ed espositori nei quattro giorni nella fiera, con l'obiettivo di attrarre marchi del lusso e dello streetwear”. Sulle fiere organizzate all'estero Sagripanti aggiunge: “Per quanto riguarda theMicam Shanghai siamo orgogliosi di come sta lavorando il sistema Italia, sul possibile sbarco della manifestazione anche negli Usa visti i dati dell’ultimo biennio non ci sembrava fosse il caso di aumentare l'offerta fiere per le aziende".
Se i problemi arrivano soprattutto dal fronte interno, le esportazioni non sono riuscite a compensarne le perdite: le forti tensioni politiche tra Russia e Ucraina hanno influito sui mercati della Comunità degli Stati Indipendenti, deprimendo i risultati delle vendite nei Paesi Extra-Ue che da anni ormai sostengono le buone performance del settore. Ma c'è un paradosso: le esportazioni sono a livello record. La stima per l'intero anno indica una crescita in valore attorno al 3% (a 8,3 miliardi di euro), livello mai raggiunto pur a fronte di una contrazione dei volumi dell'1,4% per un totale di 216,7 milioni di paia. Che significa saldo commerciale attivo di oltre 4,2 miliardi di euro. Ma il forte calo delle esportazioni di calzature verso la Russia non è sufficientemente compensato dalla crescita negli Stati Uniti e nel Medio Oriente. Se dunque l'export tiene, sicuramente non cresce. Nei Paesi della Comunità Stati Indipendenti, dove le tensioni politiche hanno amplificato le difficoltà del quadro economico generale depresso dalla svalutazione del rublo (nel 2014 -50% verso l'euro), il sistema calzaturiero italiano ha registrato un calo del 20,2% complessivo in quantità e del 22,6% in valore. A subire il maggiore contraccolpo le Marche dove la Russia è il principale Paese di sbocco: nel 2013 il distretto marchigiano destinava alla Russia quasi il 20% del proprio export: oggi rè l'unica regione, tra le sette principali a vocazione calzaturiera del Paese, con un arretramento nel fatturato estero dei primi 9 mesi dell'anno (-3,2%), fortemente penalizzato dal -25% sul mercato russo e dal -36% su quello ucraino. A compensare, solo in parte, sono altri Paesi extra-Ue: molto positive per esempio le performance di vendita in Nord America (+2,8% volume e +9,3% valore nei primi 10 mesi, con +10% in valore per gli Usa, nostro terzo mercato) e Medio Oriente (+8,2% in quantità e +14,2% in valore. Il Far East mostra andamenti meno brillanti rispetto agli scorsi ann a causa del Giappone (-6,1% valore e -7,4% nelle paia), mentre nel resto dell'area altri Paesi viaggiano con significativi aumenti a due cifre (Cina +12% in valore, Hong Kong +24%, Corea del Sud +23%). L'aggregato Cina-Hong Kong si è confermato il settimo mercato di destinazione in valore.
"Profonda crisi" invece per il mercato interno delle calzature secondo la ricerca condotta da Sita per Assocalzaturifici: le famiglie italiane hanno ridotto del 7,2% la spesa in scarpe (-2,9% in quantità), con prezzi medi in ribasso del 4,4%. Nessuna inversione di rotta, dunque, dopo la frenata già subìta nel 2013 (-6% in volume e -5,8% in spesa) e dovuta ad una riduzione del numero di paia acquistate, ma soprattutto a una consistente contrazione dei prezzi medi generata da un crescente peso dei saldi e delle liquidazioni. "Stiamo assistendo purtroppo - dice Sagripanti - a un fenomeno tipico delle crisi prolungate: non solo si compra meno, ma si compra peggio. Siamo ormai ad una fase critica nella quale corriamo il rischio di alimentare importatori senza scrupoli che introducono sul mercato prodotti di scarsa qualità e magari contraffatti".
Per quanto riguarda la fiera dono davvero tante le novità che vengono proposte agli operatori e ai buyer.
SHOES ON THE CATWALK
La moda cammina in passerella con le sfilate: gli show sono in programma domenica 15, lunedì 16 e martedì 17 febbraio alle 12.30 presso theMicamSquare (pad 10) sono organizzate in collaborazione con lo studio Rosemary Ferrari e con Wgsn, mostreranno in passerella i modelli donna, uomo e bambino delle aziende espositrici. Protagoniste assolute saranno le calzature, intorno alle quali, per ogni show, verranno costruiti outfit e atmosfere ispirati ai sei lifestyle dei padiglioni tematici. Le calzature saranno sotto i riflettori anche per l’evento Night in the Limelight @ theMicamsquare di lunedì 16 febbraio alle ore 18. In programma una sfilata con spettacolo a sorpresa per celebrare la bellezza dell’accessorio più desiderato, protagonista di una serata dedicata a espositori, visitatori e stampa. Durante l’evento verrà assegnato il premio theMicamAward al miglior buyer italiano e straniero che ha saputo valorizzare l’eccellenza del made in Italy calzaturiero.
FASHION E BUSINESS ATHEMICAMSQUARE
E’ il luogo di incontro dei professionisti della calzatura. Lo spazio al padiglione 10, oltre alle sfilate, offre per tutta lala manifestazione sessioni formative per illustrare le tendenze moda per l’autunno e l’inverno 2015-2016, le novità in tema di global retail e le linee guida per il design delle collezioni primavera-estate 2016. Gli esperti di Wgsn presenteranno inoltre i buyers briefings: colori, forme, stili e dettagli che guideranno gli addetti ai lavori tra le tendenze moda delle prossime stagioni per calzature ed accessori.
UN MONDO DI SERVIZI
theMicam presenta due nuove aree tematiche al servizio dei professionisti del settore. Al padiglione 1 l'Area Made in Italy offrirà informazioni su Assocalzaturifici e i servizi dell'associazione, permettendo di scoprire Cimac, il Centro Italiano Materiali di applicazione calzaturiera, che si occupa di servizi di ricerca, sperimentazione e controllo qualità; ottenere informazioni su theMicamShanghai; vivere un’anteprima di Expo Milano 2015 attraverso i sapori dei territori calzaturieri e infine rilassarsi nella lounge dedicata. All’interno dell’area verranno inoltre presentati i progetti in partnership con Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e ministero dello Sviluppo Economico in materia di promozione del made in Italy. E ancora, tanti servizi per semplificare la visita in fiera a buyer e visitatori: connessione Wi-fi gratuita nei padiglioni e su Corso Italia; info point digitali a disposizione dei visitatori in tutti padiglioni; i servizi di theMicamAirport&touristservices (pad. 10, area stampa tecnica) per usufruire del servizio di check in aeroportuale in fiera e customer service, prenotare ristoranti e hotel, servizi transfer e ricevere informazioni su Milano.
Infine, le iniziative dedicate alla formazione, un elemento strategico per un settore che ha come punto di forza la qualità e l’eccellenza trasmesse dalla tradizione artigianale. Al Padiglione 1 c'è un'area dedicata agli allievi dell’Its Moda Calzature di Fermo e Civitanova Marche e quelli dell’Its Cosmo di Padova. In particolare, gli allievi dell’Its calzaturiero marchigiano presenteranno un laboratorio di “prototipazione rapida” e mostreranno un piccolo sistema di scanner 3D artigianale.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.