Il rimborso 730? Come averlo subito

Le differenze fra modello 730 ordinario e precompilato, ed i tempi di attesa per i rimborsi delle detrazioni

Il rimborso 730? Come averlo subito

È disponibile online dallo scorso lunedì 10 maggio il Modello 730 precompilato, scaricabile dal sito dell'Agenzia delle Entrate. All'interno del documento, che deve essere inviato entro il prossimo 30 settembre, sarà possibile insere la propria dichiarazione dei redditi e le detrazioni Irpef spettanti, anche se è bene ricordare che tali rimborsi avranno tempistiche diverse rispetto allo scorso anno.

Modello 730 ordinario e precompilato: le differenze

Il primo distinguo tra le due tipologie è che mentre il modello 730 ordinario può sempre essere presentato al posto di quello precompilato, non è possibile fare il contrario.

Il modello precompilato è stato introdotto per semplificare e velocizzare il più possibile le pratiche ai contribuenti (pensionati e dipendenti) che devono presentare la loro dichiarazione dei redditi. Nel documento molti dei campi sono già stati riempiti sulla base della dichiarazione dei redditi presentata in precedenza, per cui per i cittadini dovrebbe essere più semplice procedere anche senza l'ausilio di un professionista.

La prima condizione per avvalersi del modello precompilato, quindi, è proprio quella di aver presentato una dichiarazione dei redditi l'anno precedente. La seconda, ovviamente, è che non vi siano state nel frattempo delle variazioni di reddito. Necessario, infine, essere in possesso della Certificazione Unica (CUD). Senza questi tre requisiti, non è possibile avvalersi del modello precompilato: in caso contrario si deve procedere col modello ordinario.

Altra diffrenza fra i due modelli sono le tempistiche: mentre il precompilato può essere inviato già da maggio, l'ordinario può essere presentato da questa estate. Entrambi, tuttavia, hanno come scadenza fissata il 30 settembre. Da segnalare che dal 2020 l'Agenzia delle Entrate non distribuisce più i modelli cartacei: il pdf del documento deve essere scaricato dal sito ufficiale dell'agenzia. Il modello precompilato, invece, può essere inserito direttamente online, basta accedere al portale tramite Spid, Cie o Cns.

I rimborsi delle detrazioni

I tempi dei rimborsi Irpef dipendono da quando si compila e si invia il 730: in precedenza, questi e la cedolare secca erano invece versati ai contribuenti in date stabilite.

Adesso vale la regola che chi prima presenta la documentazione, prima riceve il rimborso. I primi ad ottenere la restituzione sono quindi coloro che hanno inviato tutto entro il 31 maggio: per loro il denaro arriverà nel mese di luglio. I tempi, in ogni caso, possono allungarsi (fino a 6 mesi) in caso di controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate, che è autorizzata a procedere entro 4 mesi dalla presentazione del 730.

Importante inserire nella dichiarazione del Modello 730 il sostituto di imposta: in caso contrario, l'Agenzia procederà effettuando un bonifico (il versamento avverrà entro la fine dell'anno).

Il modello 730 a debito

Vi è anche una categoria di contribuenti che risulteranno invece in debito con l'Agenzia delle Entrate, cosa che può accadere quando, in fase di compilazione del 730, risulta che le tasse pagate allo Stato sono minori rispetto a quanto dovuto. Se il cittadino è in possesso di un sostituto di imposta, il prelievo Irpef sarà effettuato direttamente sulle buste paga (conguaglio in busta paga), in caso contrario, invece, il debito Irpef dovrà essere pagato tramite modello F24 entro il 30 giugno dell'anno in cui si è inviata la dichiarazione dei redditi. Se il pagamento sarà puntuale, non verranno aggiunti interessi.

Altri casi

Nel caso in cui durante l'anno si abbia avuto più di un datore di lavoro è possibile avere più di un CUD.

In fase di compilazione del modello 730, dunque, dovranno essere inseriti i dati di ogni impiego svolto: ciò è possibile compilando il Quadro C, alla Sezione I, dove possono essere inseriti fino a 3 datori di lavoro. Oltre i 3, è necessario compilare un secondo modello 730.

Le partite Iva e coloro che percepiscono redditi di impresa dovranno invece compilare il modello Redditi Persone Fisiche al posto del 730.

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