Si fanno sempre meno mututi e si fa fatica ad ottenerli. Il dato riguarda in particolare le famiglie più giovani e quelle originarie di Paesi non appartenenti all'Unione Europea ed è illustrato in uno studio di BankItalia, "La crisi e le famiglie italiane" (leggi il pdf).
"Nel periodo 2008-2011 - si legge nell'analisi - il numero di mutui concessi dalla banche per l'acquisto di abitazioni è diminuito di oltre il 20 per cento rispetto al quadriennio 2004-2007". Le fasce che più ne hanno risentito, appunto giovani (-30 per cento sul quadriennio 2004-2007) e famiglie non appartenenti all'Ue, hanno subito le ripercussioni "sia della fase negativa del ciclo economico, caratterizzata all'aumento del tasso di disoccupazione e dal calo sostenuto dei redditi delle famiglie, sia delle politiche di affidamento più selettive da parte degli intermediari".
Meno difficile la situazione per chi ha contratto un mutuo avendo le spalle coperte da una situazione economica più favorevole. "L'irrigidimento dell'offerta ha inciso in misura minore sui mutuatari con redditi elevati". E ben si evince dall'andamento dell'erogazioni di mutui di ammontare elevato (sopra 150mila euro), "aumentati del 2 per cento". Sui mutui di importa maggiore ha colpito in misura minore anche l'aumento degli spread sui mutui a tasso variabile di fine 2008.
È dunque evidente, sottolinea BankItalia, che gli istituti hanno messo in atto una stretta sulla clientela con
più alto rischio: "Ciò è testimoniato anche dalla minore incidenza delle sofferenze nei primi due anni successivi all'erogazione per i mutui concessi negli anni 2009 e 2010 rispetto a quelli concessi nel periodo 2006-2008".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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