La pandemia da Coronavirus e la derivata crisi economica hanno prodotto delle conseguenze anche per quanto riguarda i mutui, ambito nel quale si sono registrati tassi decisamente più bassi e convenienti. Un lieve calo, in realtà, si era già verificato nelle fasi finali del 2019, ma la situazione si è ulteriormente consolidata durante l'anno appena trascorso proprio a causa delle traversie pocanzi accennate.
Accendere un mutuo è ora divenuto più vantaggioso anche per chi sceglie il tasso fisso, sempre più vicino alle quote di quello variabile. Non solo. Oltre a ciò, infatti, si sono moltiplicate le surroghe da parte dei mutuatari, alla continua ricerca di condizioni più convenienti. Situazioni, queste ultime, che secondo gli esperti proseguiranno anche nell'anno in corso.
Secondo la Banca d'Italia nel primo trimestre 2020 c'è stato un incremento del numero di mutui pari al 9,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. Un trend proseguito anche nel secondo semestre, con un aumento del 9,7%. Di pari passo si sono moltiplicate anche le surroghe, tramite le quali i diretti interessati hanno trasferito il il mutuo ad un differente istituto di credito per ottenere condizioni più vantaggiose per quanto concerne i tassi di interesse. Complessivamente si è registrato un incremento del 243% delle operazioni relative alla forma di finanziamento in esame, almeno questi sono i dati trasmessi dal report Banche e Istituzioni finanziarie. E questo proprio grazie ai tassi in calo. In effetti anche Abi lo scorso luglio aveva confermato un tasso di interesse medio intorno all'1,26%, una percentuale decisamente lontana, ad esempio, rispetto a quelle che si registravano nel 2007, quando si raggiunse addirittura il 5,72%.
Come mai un calo del genere? A spiegarlo è il vicepresidente dell'Osservatorio Imprese e consumatori Raffaella Grisafi."È un effetto delle politiche di sostegno economico che l'Unione Europea ha messo in campo per affrontare la crisi, sia abbassando il costo del denaro sia immettendo moneta", ha precisato l'avvocato, come riferisce Donna Moderna. "Questo ha portato a mantenere bassi e ridurre gli interessi anche sui mutui e ad aumentare le loro erogazioni, con un trend confermato anche nel secondo semestre del 2020 e che presumibilmente proseguirà nel 2021".
Come accennato, i mutui a tasso fisso, quelli ritenuto più sicuri specie in caso di eventuali "sbalzi", sono in crescita. Nel primo semestre 2020 si è passati dal 61% fino all'83,4% del totale, un trend che dovrebbe proseguire anche nell'anno in corso."Sono visti come meno rischiosi, anche se non ci si attendono sbalzi nel 2021. Il tasso variabile è legato al Pil e per il nostro Paese non sono previste crescite, anzi. Però pesa l’imprevedibilità, dopo quanto accaduto lo scorso anno", puntualizza ancora Raffaella Grisafi.
L'esperta conferma il netto incremento nelle percentuali di ricorso alla surroga:"Questo fa piacere perché significa che i consumatori sono più attenti e reattivi, pronti a cercare soluzioni migliori". La pratica, a costo zero, deve essere evasa entro 30 giorni: "In caso di ritardo il consiglio è di scrivere un reclamo, a mezzo raccomandata o via Pec, a entrambe le banche, per evitare un rimbalzo di responsabilità. Il cittadino, infatti, ha diritto a un risarcimento in caso di ritardo, con un indennizzo obbligatorio pari all’1% sul mutuo residuo", precisa ancora Gridafi.
Con la crisi economica in atto, in tanti hanno dovuto chiedere la sospensione delle rate, prorogata dal Dl Rilancio.
Non è più necessario l'iter che prevedeva il passaggio tramite Consap:"Oggi è sufficiente attendere la verifica della documentazione da parte della banca, che può procedere autonomamente a sospendere il mutuo. Questo significa tempi molto più rapidi", conclude l'esperta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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