Nel 2014 Padoan voleva frenare l'uso del contante

Oggi approva le misure annunciate dal premier, ma un anno fa il ministro dell'Economia sosteneva che limitare l'uso del contante "facesse bene ai consumi"

Nel 2014 Padoan voleva frenare l'uso del contante

Contante, che incubo. Matteo Renzi annuncia l'innalzamento del tetto per l'uso del contante da mille a tremila euro e già fioccano le polemiche, soprattutto a sinistra.

Tra i più solerti tra i fustigatori del premier c'è l'ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco che, intervistato ai microfoni di Mix24 condotto da Giovanni Minoli sulle frequenze di Radio 24, ha accusato l'esecutivo di "tollerare l'evasione": "Con il semplice invio telematico delle fatture al fisco - dice - oltre che al proprio cliente, in modo che ci sia una simultaneità tra emissione della fattura e detrazione della fattura. Questo evita tutta l’evasione che oggi avviene perché la gente fa le fatture e poi o non dichiara o non paga e sono cifre enormi".

A rincarare la dose è arrivata la giornalista d'inchiesta Milena Gabanelli, conduttrice di Report su RaiTre. In un'intervista pubblicata stamattina su Il Fatto Quotidiano, la reporter ha parlato di "regalo agli evasori e incentivo alla concorrenza sleale": "Quelli che emettono ricevuta, che fanno la fattura, che fanno, cioè, le cose in maniera onesta, saranno penalizzati da tutti quelli che chiedono il contante per evadere, magari proponendo uno sconto sul prezzo. Si continuerà a evadere nello stesso modo con cui si evade con il tetto a 999 euro, con il vantaggio, però, di fare in una sola operazione quello che fino a oggi dovevi fare con tre."

Ma nell'elenco dei contrari c'è anche un ospite d'eccezione, il cui nome farà sobbalzare sulla sedia più di un lettore: Pier Carlo Padoan. Il ministro dell'Economia, che oggi in conferenza stampa sedeva proprio accanto a Renzi mentre questi magnificava gli effetti positivi della misura sul contante, appena a novembre dell'anno scorso diceva esplicitamente che "la limitazione all'uso del contante, se viene incentivata la moneta elettronica, produce prevedibili effetti positivi sui consumi."

In Italia, ricordava il ministro "l'uso del contante è superiore ad alcuni altri paesi europei e si avvicina a Spagna e Grecia. In Italia è minore l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronici anche se non è distante dalle medie Ue.

All'epoca Padoan sembrava persuaso del fatto che il tetto al contante fosse "motivato dall'esigenza di far emergere l'economia sommersa e aumentare la tracciabilità delle movimentazioni per contrastare il ricicliggio di capitali di provenineza illecita, l'elusione e l'evasione fiscale."

Oggi, però, sembra aver cambiato idea.

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