Pensioni, ecco come cambiano: gli aumenti fascia per fascia

Da ottobre 2022 parte la rivalutazione delle pensioni del 2,2% stabilito dal governo col decreto Aiuti Bis.

Pensioni, ecco come cambiano: gli aumenti fascia per fascia

Come annunciato nei mesi scorsi, è prevista per ottobre la rivalutazione della pensione pensata per poter dare respiro ai cittadini in un momento di crisi economica come questo.

Il provvedimento, inserito nel decreto Aiuti bis dall'attuale governo in carica, sarà operativo a partire del prossimo mese. La rivalutazione della pensione, che riguarderà gli assegni fino a un massimo di 2.692 euro lordi al mese, sarà transitoria, con un aumento della cifra prevista del 2%, in attesa di vedere come sarà la situazione alla fine dell'anno. A novembre, inoltre, sarà riconosciuto anche il conguaglio riguardante la differenza fra inflazione stimata provvisoriamente all'1,7% per l'anno 2021 e quella effettiva dell'1,9%.

Per quanto concerne questo aumento del 2% pensato in via straordinaria per il periodo di difficoltà che sta attraversando il Paese verrà erogato in quattro mensilità. Poi, a gennaio 2023, ci sarà la rivalutazione vera e propria.

Ma come cambieranno, in sostanza, gli assegni? Per una pensione minima di 524 euro, si parla di 11 euro in più al mese. Per un assegno di 1000 euro si avrà un incremento totale di 80 euro, per uno da 2000 si sale a 160 euro, e per 2692 euro (tetto massimo) ben 210 euro. Si parla, in ogni caso, di cifre lorde, che saranno quindi poi limitate dall'impatto dell'Irpef.

Come abbiamo detto, si tratta di una misura transitoria. La rivalutazione vera e propria avverrà ad anno nuovo, ma con le regole introdotte nel 2022, più favorevoli. Le percentuali della rivalutazione verrano calcolate tenendo conto delle fasce, non degli importi degli assegni.

Coloro che percepiscono pensioni superiori al tetto massimo, avranno una rivalutazione ridotta.

In sostanza, si parla del 100% per quegli importi fino a 2.6062,32 euro al mese, dell'80,9% per assgni da 2.602,33 e 2.577,90 euro al mese, e 77,4% per importi superiori a 2.577,91 euro al mese.

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