"Pensioni ricalcolate". Occhio al cedolino: cambiano gli importi

Dal primo gennaio 2022, invece, ci sarà la rivalutazione degli assegni pensionistici, con un adeguamento pari all’1,7%

"Pensioni ricalcolate". Occhio al cedolino: cambiano gli importi

Nel mese di ottobre, sulla scorta dei redditi denunciati nel 2019, è stata effettuata dall’Inps la ricostituzione delle pensioni, le quali verranno aggiornate da questo mese di dicembre. Il calcolo dei nuovi importi avrà conseguenze per migliaia di persone che percepiscono il vitalizio, ma tutto sarà eseguito con procedure chiare e trasparenti. Coloro che hanno incassato importi maggiori di quelli dovuti, ossia con conguaglio a debito, riceveranno una comunicazione attraverso posta raccomandata. I conguagli a debito d’importo pari o inferiore a 12 euro non verranno recuperati. Le verifiche sono state effettuate tenendo presenti i cosiddetti nuclei reddituali, cioè si è controllato se era presente solo il titolare dell’assegno pensionistico, se questo viveva con la moglie e se c’erano in famiglia altri componenti.

Dei conguagli a debito già abbiamo detto, con l’avviso che arriverà direttamente a casa degli interessati. Per ciò che riguarda i conguagli a credito, cioè i casi in cui il pensionato ha percepito meno di quanto dovuto, l’Inps, come riporta Avvenire, si è preoccupata di ricostituire la pensione, aggiornandola ai nuovi dati. L’Istituto di previdenza sociale ha messo in pagamento per il mese di dicembre i conguagli che arrivano massimo a 500 euro, considerando la data fine calcolo degli arretrati al 30 novembre. Ai pensionati l’Inps invierà comunicazioni distinte a seconda che il conguaglio prodotto dalla ricostituzione sia a credito o a debito. Per le posizioni a credito, l’informazione è rintracciabile online. Per quelle a debito, come già accennato, l’avviso sarà inviato per raccomandata.

Dal primo gennaio 2022, poi, come anticipato da ilgiornale.it, ci sarà la rivalutazione delle pensioni, con un adeguamento pari all’1,7%. Tornerà in vigore, quindi, il vecchio sistema a “scaglioni”.

Il governo ha un buon margine di manovra dal punto di vista economico, avendo a disposizione un tesoretto di 8 miliardi di euro con il quale può mettere mano anche ai tagli che riguardano Irpef, Irap e pensioni.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica