Un sistema misto tra Quota 100 e Quota 102 che superi le rigidità delle finestre di accesso. A poche ore dal giuramento del nuovo governo, quello delle pensioni è già diventato un tema "caldissimo" che Meloni, Giorgetti e Calderone dovranno mettere tra le priorità dell'agenda del Consiglio dei Ministri.
Sul superamento della legge Fornero, però, la Lega ha puntato una parte importante della sua campagna e quindi si tratterà di un punto su cui il partito di via Bellerio non è disposta a fare passi indietro, forte anche della presenza del proprio vicesegretario alla guida del Ministero dell'economia e delle finanze.
E così i tecnici starebbero iniziando a studiare le possibili soluzioni per una riforma del sistema delle pensioni che trovi l'unanimità tra le compagini di governo; tra le ipotesi in campo, su cui potrebbe esserci una convergenza tra i partiti della maggioranza che sostiene il nuovo governo, c’è "Quota flessibile" che prevedrebbe l’accesso alla pensioni per i lavoratori tra 61 e 66 anni che abbiano raggiunto i 35 anni di versamenti contributivi.
Come funzionerebbe?
Si tratterebbe, dunque, di un superamento di Quota 100 e Quota 102 le cui finestre di accesso avevano calcoli aritmetici (età più anzianità contributiva) che rendevano difficile l'accesso; difatti, con Quota 100 si maturavano i diritti alla pensione anticipata se si avevano 62 anni e 38 di contributi escludendo, però, chi di anni ne aveva 61 anni e 39 di contributi. Stessa cosa con Quota 102 a cui accedevano coloro i quali avevano 38 anni di contributi e 64 anni escludendo chi di anni ne aveva 62 anni e 40 di contributi.
Date le criticità la stessa Lega potrebbe optare, così, su Quota 41 secondo cui si matura il diritto di accesso alla pensione anticipata a prescindere dall'età anagrafica purché siano stati raggiunti i 41 anni di contributi versati; il problema di questa riforma potrebbe essere, però, di risorse economiche da mettere in campo che risultano troppo onerose per le attuali casse dello Stato.
Quota flessibile potrebbe soddisfare, infine, anche la Lega; di certo questa riforma piace a Fratelli d'Italia che da tempo spinge su "Quota uomo" molto simile alla flessibile: uscita anticipata per i lavoratori tra i 60 e i 62 anni di età con 35 anni di contributi maturati.
Nel frattempo le parti sociali già premono anche in vista dell'attivazione di un nuovo “scalone” previsto della legge Fornero: ""Sapete perfettamente che non mi sottrarrò ai temi, li affronteremo anche ascoltando le istanze delle parti sociali e di tutti i soggetti portatori di contributi importanti, poi nei prossimi tempi lasciateci fare tutti i necessari passaggi. Ci mettiamo al lavoro.
Anzi, vado al ministero del Lavoro".A dirlo, intanto, è proprio il nuovo ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, dopo il giuramento al Quirinale, rispondendo su quale sarà il suo atteggiamento sulla Legge Fornero sulle pensioni.
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