
Su Piazza Affari bisogna tenere la guardia alta. Maurizio Casasco (in foto), responsabile economico di Forza Italia, ha presentato un'interpellanza, che sarà discussa oggi alla Camera, per richiamare l'attenzione del governo sulla possibile perdita di centralità di Milano all'interno del gruppo Euronext. L'intervento nasce in seguito alla presentazione del piano strategico 2025-2027 «Innovate for Growth 2027», che, secondo Casasco, potrebbe accentrare alcune funzioni fondamentali in altre piazze finanziarie europee, a discapito della capitale finanziaria italiana.
Borsa Italiana, entrata a far parte di Euronext (che riunisce le piazze di Parigi, Amsterdam e Bruxelles) nel 2021, «è un'infrastruttura essenziale per far incontrare il risparmio delle famiglie e delle imprese con il mercato dei capitali e favorire così lo sviluppo del Paese», spiega Casasco al Giornale. Proprio questa funzione di collegamento, avverte il responsabile economico di Forza Italia, è considerata vitale per l'economia reale italiana. Tanto più che, si legge nel testo dell'interpellanza, questa progressiva migrazione delle funzioni «lontano dai territori di riferimento» sta «ponendo per l'Italia anche un eventuale problema nell'esercizio dei poteri di vigilanza da parte dell'Autorità preposta». In pratica, Consob e Bankitalia potrebbero incontrare più difficoltà a esercitare la giurisdizione se il cuore della società è fuori dai confini nazionali. Le recenti mosse strategiche, tuttavia, sembrano deviare dall'idea originaria di una federazione di borse, avvicinandosi invece a un modello più centralizzato che potrebbe indebolire il ruolo di Milano. Il rischio di un ridimensionamento dell'operatività preoccupa non solo il mondo politico, ma anche i lavoratori, che nel 2024 hanno già scioperato contro questa tendenza accentratrice.
Tanto più che Cassa Depositi e Prestiti, che detiene l'8% di Euronext, è il principale socio assieme alla francese Cdc ed è inoltre accompagnata da Intesa che con l'1,5% rafforza la presenza italiana tra i soci di riferimento che hanno stretto un accordo ad hoc.
Non meno importante il fatto che a Bergamo sia migrato sia il data center del gruppo che il Monte titoli, la piattaforma su cui si trattano i Btp. Il nostro Paese, dunque, è centrale nell'organizzazione. Ecco perché quando si rinnoveranno gli organi sociali del gestore del mercato, la presenza italiana dovrà essere ancora più forte.
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