Amazon, primo cliente di Poste, all'inizio del 2021 ha rinnovato per i prossimi tre anni la partnership con l'azienda guidata da Matteo Del Fante, e ciò permette al gruppo italiano di guardare con serenità al futuro: ieri l'ad, presentando i conti del secondo trimestre e del primo semestre, ha sottolineato che il piano industriale presentato a marzo non è a rischio, anzi, e i suoi obbiettivi vengono confermati: il primo traguardo, l'esercizio 2021, avrà dunque ricavi pari a 11,2 miliardi di euro e un Ebit (l'utile prima di interessi e tasse) di 1,7. Nel trimestre al 30 giugno l'utile netto è stato pari a 429 milioni, in crescita del 32% su anno, 773 milioni nei sei mesi, più 41,8%. I ricavi del semestre si sono attestati a 5.684 milioni, più 14%, quelli del trimestre 2,8 miliardi, più 18,7%. Risultati superiori alle aspettative, mentre il giro d'affari torna sopra ai livelli pre-pandemia.
I numeri sono sostenuti dalle divisioni dei servizi finanziari e di corrispondenza e pacchi. E qui torna in campo Amazon e, in generale, tutto l'e-commerce al quale in questi anni il gruppo Poste si è rimodellato. Riferendosi al contratto rinnovato con il colosso americano, Del Fante ha detto che esso consente una crescita dei volumi e dei ricavi, bilanciando i volumi delle aree urbane e rurali. In altre parole, il valore creato dallo smistamento e dalla consegna dei pacchi compensa, almeno in parte, le perdite della corrispondenza, che soffre oltre che di una naturale rarefazione del mercato, ormai in gran parte digitale anche degli oneri del servizio universale: quelle aree rurali, appunto, dove le Poste - pur sostenute in parte dallo Stato - sono tenute a consegnare lettere e cartoline. Nel secondo trimestre i ricavi del settore Corrispondenza, pacchi e distribuzione sono aumentati del 29,8% rispetto al secondo trimestre del 2020, a 909 milioni, ma il risultato operativo del settore è stabile con una perdita di 159 milioni (contro 157).
Va ricordato che Amazon utilizza Poste, in particolare, per lo smistamento e il trasporto su base nazionale di tutti i suoi prodotti che, per logistica e rapidità di consegna, necessitano dell'aereo: ogni notte a Montichiari, l'aeroporto cargo di Brescia, arrivano e partono da tutta Italia, in una logica di hub, i sette aerei della compagnia Poste Air Cargo (l'ex Mistral) le cui stive nell'arco di un'ora vengono freneticamente svuotate di pacchi in arrivo e riempite di pacchi in partenza che, una volta a destinazione, proseguono via terra fino al destinatario. Amazon è il primo cliente di Poste Air Cargo e quest'ultima è il primo cliente dell'aeroporto Gabriele D'Annunzio.
Tornando ai risultati, i ricavi dei Servizi finanziari sono aumentati nel secondo trimestre, su base
annua, del 2,1%, con un ruolo particolarmente accentuato dei prodotti assicurativi del Ramo vita. Piazza Affari ha apprezzato ieri i conti del gruppo: il titolo è partito con una fiammata, chiudendo poi con un più 0,76%.
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