Schiacciato un bottone rosso, ieri alle 14 ha preso vita il più grande impianto di Poste Italiane per lo smistamento dei pacchi dell'e-commerce e dei servizi di corriere espresso. Creato in una logica di hub ovvero di smistamento di merce che arriva dai clienti e che riparte per essere consegnata ai destinatari finali, in tutta Italia sorge a Landriano, in provincia di Pavia, in una zona molto infrastrutturata della Lombardia, dove l'intreccio di superstrade e autostrade rende più facile la vita ai camion. Si tratta dell'impianto di questo tipo più importante in Italia e uno dei più ampi in Europa; per chi ama i confronti ad effetto, gli 80mila metri quadrati dell'area (metà coperti) corrispondono a cinque vole la superficie di piazza Duomo a Milano.
Il centro logistico, già programmato prima del Covid e costruito in tempi spediti negli ultimi 20 mesi, occupa 600 addetti (in gran parte neo assunti) ed è capace di smistare 300mila pacchi al giorno, fino a 39mila all'ora; l'investimento è stato di 60 milioni di euro. Ieri a dare solennità all'inaugurazione sono intervenuti il ministro dello Sviluppo economico Gianfranco Giorgetti (sono anche l'autorità che vigila sulle Poste, ha tenuto a precisare) e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, accolti dalla presidente e dall'ad di Poste, rispettivamente Maria Bianca Farina e Matteo Del Fante: quest'ultimo ha ricordato che soltanto nel 2020 il gruppo (di cui fa parte anche il corriere espresso SDA, ndr) ha recapitato 210 milioni di pacchi, diventando il primo operatore sul mercato con una quota del 36,7% e avviando un percorso straordinario che entro il 2025 porterà a oltre il 50% la quota dei ricavi generata dal business dei pacchi. Quando oggi il declino della posta ordinaria sta nei numeri: ogni italiano riceve una lettera ogni 10 giorni, la fine di un'epoca. Ricordiamo che il volume di transazioni di e.commerce in Italia nel 2020 ha raggiunto il valore di 32,4 miliardi di euro.
L'impianto opera su quattro macchine interconnesse che suddividono automaticamente i pacchi per destinazione e rapporto tra peso e volume; si tratta di un sistema di nastri che indirizzano i pacchi secondo le mete di ciascuno; visivamante è molto simile a un impianto automatico di smistamento bagagli in aeroporto dove ciascuna valigia deve raggiungere la stiva dell'aereo giusto. Qui si tratta di raggiungere una delle 174 postazioni alle quali i camion vuoti, appoggiati di coda, vengono riempiti. Le macchine per svolgere il loro lavoro utilizzano anche di 17 robot.
Del Fante ha sottolinetao che la rete fisica di Poste italiane verrà potenziata anche attraverso il supporto che arriverà dal nostro coinvolgimento nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Oggi più che mai l'azienda è nella posizione di giocare un ruolo chiave nel lungo perioodo. Possiamo usare la nostra rete fisica ha aggiunto per aiutare il Paese nella sua transizione digitale.
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