Nel 2018 la pressione fiscale a carico dei contribuenti italiani è diminuita di 0,3 punti percentuali. A dichiararlo è l'Istat che, analizzando i dati relativi all'anno scorso evidenzia come il carico delle tasse si attesti al 41,8%, in calo rispetto a quanto stimato ad aprile scorso.
La pressione fiscale complessiva (che include ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata invariata rispetto all'anno precedente, ma migliorata rispetto al 42,1% che era stato stimato in aprile. È quindi confermata la stabilità anno su anno.
Per Federconsumatori, facendo riferimento alle nuove stime sulla crescita del Pil sempre pubblicata oggi da parte dell'Istat, l'unico "segnale incoraggiante è quello relativo alla pressione fiscale, che si attesta al 41,8% dal precedente 42,1%".
Secondo i dati OSCE sulla pressione fiscale in Ue, in termini percentuali del PIL solo Francia, Danimarca, Svezia, Belgio e Finlandia hanno una tassazione maggiore della nostra, ma questi Paesi hanno un prodotto interno lordo nazionale più basso (o uguale) all’Italia; i nostri contribuenti, così, sono quelli che
pagano più tasse in assoluto. Secondo l’Ufficio studi della CGIA di Mestre, difatti, dal portafoglio degli italiani escono circa 33,4 miliardi di tasse in più rispetto ai cittadini degli altri 27 Paesi Ue.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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