Scatta l'allarme sulla casa: quanto ci vuole per riaverla

Parla il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa: "Nelle grandi città ci vogliono anni per tornare in possesso dell'immobile. Anni spesso preceduti da mancati pagamenti dell'affitto"

Scatta l'allarme sulla casa: quanto ci vuole per riaverla

Sta avendo luogo questa mattina la maratona oratoria annunciata da Confedilizia per protestare contro il blocco degli sfratti deciso dal governo Conte e lanciare l'allarme sulla casa. A partecipare naturalmente alla manifestazione anche il presidente Giorgio Spaziani Testa, che in questi mesi ha più volte fatto sentire la sua voce in merito alla questione. Secondo Confedilizia, infatti, a trovarsi in difficoltà in questo periodo di crisi sanitaria ed economica non sono soltanto gli inquilini che occupano le abitazioni, ma anche i legittimi proprietari, adesso messi in secondo piano. C'è necessità, dunque, di un sostegno.

Le richieste di Confedilizia

"Confedilizia non vuole buttare sulla strada le famiglie in difficoltà, non è questo l'intento. Lo scopo e lo spirito di questa iniziativa è spiegare in che termine stanno le cose", dichiara Spaziani Testa, presentando la manifestazione "Maratona per la libertà". "Il blocco degli sfratti non è altro che l'annullamento di un diritto, la cancellazione dei provvedimenti dei giudici che hanno sancito il diritto dei proprietari a tornare in possesso dei loro immobili", prosegue il presidente di Confedilizia. "Nelle grandi città ci vogliono anni per tornare in possesso dell'immobile. A quegli anni, spesso preceduti da mancati pagamenti dell'affitto, si aggiunge un altro anno e mezzo di indisponibilità del bene".

La norma attualmente vigente è pertanto contraria ai principi della Costituzione, prosegue Spaziani Testa, che afferma di voler portare la questione all'attenzione della Corte Costituzionale.

La protesta

"È giusto che, da oltre un anno, il governo e il parlamento impediscano che sia data esecuzione a dei provvedimenti giudiziari? È giusto che, dopo anni di mancati pagamenti (e, quindi, di mancati incassi), costoso contenzioso, spese e tasse, ai proprietari-locatori venga impedito di tornare in possesso del loro immobile?" si domanda il presidente di Confedilizia, come riportato da AdnKronos. "È giusto che, a fronte di questa gravissima (e palesemente incostituzionale) compressione del diritto di proprietà, non sia stato riconosciuto alcun risarcimento ai locatori interessati? È giusto che, agli stessi locatori, non sia stato neppure risparmiato il pagamento dell'Imu?", continua ancora.

Tutte domande che hanno una risposta ovvia per Confedilizia, che ha quindi deciso di organizzare la manifestazione. L'intento è quello di portare l'attenzione sul tema. Tanti i proprietari di abitazioni ed immobili che adesso si trovano in difficoltà: molte delle loro storie sono state raccolte proprio da Confedilizia.

Il blocco degli sfratti proseguirà sino al 30 giugno 2021 grazie ad una proroga. "Un mese e mezzo fa la nuova maggioranza aveva proposto di anticipare al 31 marzo almeno lo sblocco delle esecuzioni riguardanti le vecchie morosità, quelle che nulla hanno a che fare con la pandemia, ma il Governo disse no, inspiegabilmente", racconta Spaziani Testa. "Ora basta, il diritto di proprietà va ristabilito, e lo Stato deve fare ciò che gli compete.

Le esecuzioni vanno sbloccate e il governo, le regioni, i muni devono risolvere direttamente le situazioni di reale difficoltà attraverso aiuti nel pagamento dei canoni e altre misure di assistenza. I proprietari hanno già dato".

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