Scintille tra Telecom e Open Fiber

Gubitosi: "Business non sostenibile". La risposta: aumento da 450 milioni

Scintille tra Telecom e Open Fiber

Tim in picchiata (-8,6%)a Piazza Affari dopo i conti trimestrali. A spaventare il mercato soprattutto la riduzione dei ricavi sulla telefonia fissa scesi del 10% anche a causa delle mancate attivazioni. «Non ce lo aspettavamo in tempo di pandemia ha spiegato Domenico Ghilotti co-head ufficio studi di Equita - In compenso le cose sono andate come previsto nella telefonia mobile (-5%) e sul fronte della riduzione del debito grazie alla cessione delle quote di Inwit sul mercato e al fondo Ardian». Tim al momento controlla il 33,2% della società delle torri 5G, una quota paritetica a quella di Vodafone. Se la cessione ad Ardian andrà in porto la società resterà con il 16% circa. «Una quota che ci va benissimo»- ha detto l'ad di TimLuigi Gubitosi. Questa operazione, insieme alla cessione di una quota dell'ultimo miglio della rete in rame e in fibra a Kkr, permetterà a Tim di recuperare quasi 4 miliardi e far scendere il suo alto debito a poco più di 17 miliardi entro il 2022.

«La discesa del debito - aggiunge Ghilotti - è una delle promesse mantenute dall'ad Gubitosi insieme alla stabilità nella governance. Ora però il tema è stabilizzare i ricavi è far crescere i margini dato che la concorrenza è agguerrita nel mobile ma anche nel fisso e la vendita di servizi a valore aggiunto nel retail non ha ancora dato i risultati sperati». La società che ha dovuto chiudere tutti i negozi retail durante il lockdown si attende un calo dei ricavi a causa del Covid del 2-3% e dell'1,5% dal mancato roaming. Tra le buone notizie lo spin-off dei servizi cloud di Tim in una newco in partnership con Google in ottobre per la quale Tim prevede ricavi per 1 miliardo di euro nel 2024. E poi c'è la madre di tutte le battaglie ossia la creazione della rete unica con Open Fiber. E l'ad Gubitosi chiede al governo di passare ai fatti. «Speriamo davvero che il governo ha detto Gubitosi che ha espresso interesse per una rete unica ci possa aiutare a risolvere il problema». La questione è certamente centrale per le strategie di Tim.

«Open Fiber compete contro di noi - spiega l'ad - e tende ad avere prezzi inferiori e costi più alti, non so quanto sarà sostenibile nel lungo termine». Open Fiber è pronta a rilanciare con un aumento di capitale da 450 milioni per ampliare il piano di copertura. La palla passa ai soci Enel e Cdp, al 50%. Ma la Cassa punta sulla rete unica con Tim.

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