Saranno 70mila le cattedre vacanti per il prossimo anno scolastico a seguito del boom delle adesioni a quota 100 da parte degli insegnanti.
Secondo le statistiche, 20mila richieste dovrebbero arrivare entro fine febbraio e, se il trend dovesse continuare, per il prossimo anno scolastico saranno 70mila le cattedre senza insegnanti di ruolo che andranno assegnate a supplenti.
Ed è qui che potrebbero arrivare i problemi maggiori; in Italia un docente su cinque è precario (circa 160mila persone) e, attualmente, i posti vacanti assegnati ai supplenti fino al termine dell’a.s. sono 36mila, secondo i dati forniti dal ministero dell’Istruzione. Questo problema di copertura delle cattedre potrebbe creare seri problemi per l’avvio del nuovo anno scolastico, così come giù successo a settembre 2018 quando 15mila posti delle 57mila immissioni in ruolo restarono vacanti per mancanza di aspiranti. Difatti, gran parte della platea dei precari della scuola è concentrata nel Sud mentre le cattedre libere da assegnare sono, in buona parte, nel Nord Italia.
Tra le circa 8mila e 500 scuole italiane c’è preoccupazione su come avviare correttamente la prossima programmazione; ad andare in soccorso dovrebbero arrivare le nuove immissioni a
seguito dei concorsi ma occorrerà vedere se i numeri potranno coprire i posti vacanti e, soprattutto, se la disparità di assegnazioni e richieste tra cattedre al Nord e al Sud sarà risolta, anche se appare davvero difficile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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