Stellantis cerca un alleato sotto la Grande Muraglia

Voci di contatti con Zhejiang Leapmotor. Il gruppo: «No comment»

Stellantis cerca un alleato sotto la Grande Muraglia
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Stellantis starebbe pensando a una partnership con la cinese Zhejiang Leapmotor sull'auto elettrica. Secondo Bloomberg la casa automobilistica guidata da Carlos Tavares (in foto) sta valutando la possibilità di avviare una collaborazione con il produttore cinese di veicoli green che ha un importante ruolo nel settore. L'azienda cinese si occupa principalmente di ricerca e sviluppo, produzione e vendita di veicoli a nuova energia ed è impegnata nello sviluppo di tutto il software e l'hardware dei sistemi principali e dei componenti elettronici dei veicoli elettrici intelligenti. I prodotti principali del suo carnet includono berline di medie e grandi dimensioni, Suv, utilitaria e coupé.

Per questo, altri produttori automobilistici globali, tra cui Volkswagen, avevano già espresso interesse per una potenziale collaborazione con Leapmotor e Stellantis, che ieri ha detto di «non voler commentare le ipotesi di stampa», avrebbe ancora molta strada da percorrere per trovare l'accordo a Pechino. Nulla è stato scritto né deciso, ma un'eventuale partnership con la società cinese si sposerebbe con la strategia di alleanze che Tavares ha scelto di portare avanti sotto la Grande Muraglia dopo che il gruppo ha interrotto la produzione nel suo unico stabilimento Jeep. Avendo messo fine alla joint venture con Gac, Stellantis opera al momento in Cina solo per produrre veicoli a marchio Peugeot e Citroen. D'altra parte Tavares, a margine della presentazione dei conti semestrali a luglio, aveva sottolineato di essere soddisfatto della sua decisione di ridimensionare l'attività produttiva nel Paese asiatico, spiegando che concorrenti come Volkswagen e General Motors si trovavano «sotto pressione» in Cina, a causa della guerra dei prezzi in atto. Da allora, il quadro economico del Dragone è ulteriormente peggiorato, ma i progetti per l'auto elettrica non si fermano.

Proprio ieri, il colosso dei telefonini Xiaomi ha ottenuto l'ok dell'ente statale cinese per la produzione di veicoli elettrici segnando un altro passo importante verso l'obiettivo di produrre automobili entro l'inizio del prossimo anno. L'impresa di Xiaomi è solo la quarta dalla fine del 2017 a ottenere l'approvazione di Pechino.

Sebbene l'ok avvicini Xiaomi alla produzione di massa di veicoli elettrici a più di due anni dall'annuncio dei piani della stessa società per il settore auto, l'impresa necessita ancora dell'autorizzazione del ministero dell'Industria e dell'Informazione, che valuta le nuove case automobilistiche e i nuovi modelli in base ai requisiti tecnici e di sicurezza. In attesa del via libera, Xiaomi ha portato avanti l'impresa, completando la costruzione di impianti di fabbrica in grado di produrre 200mila veicoli elettrici all'anno sotto la Grande Muraglia.

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