Stellantis, Gigafactory in Italia vicina

Annuncio forse l'8 luglio all'"Electrification Day". Trattative serrate con il governo

Stellantis, Gigafactory in Italia vicina

Negli ambienti vicini a Stellantis si confida (qualcuno è addirittura sicuro) che l'8 luglio, in occasione dell'Electrification day, l'ad Carlos Tavares annunci che la nuova Gigafactory per alimentare i veicoli elettrici, in aggiunta a quelle già decise in Francia e Germania, nascerà in Italia. Il tema è all'ordine del giorno delle discussioni tra il gruppo e il governo, in particolare il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. Una sorta di task force, tra l'altro, è stata costituita tra Stellantis e Palazzo Chigi proprio per cercare di appianare la strada che porti alla realizzazione della Gigafactory nel nostro Paese, in funzione anche delle risorse derivanti dal Pnrr alla voce transizione ecologica.

Forti pressioni su Tavares, ovviamente, arrivano anche dai sindacati, preoccupati che una volta arrivato l'ok, il luogo dove collocare la struttura non avvenga casualmente o sia condizionato da interessi campanilistici. «Un progetto di tale portata - afferma un sindacalista - deve guardare innanzitutto alla salvaguardia dei posti di lavoro, come è stato fatto in Francia, a Douvrin, vicino a Calais, e in Germania, a Kaiserlsautern, dove le Gigafactory sostituiranno impianti preposti alla produzione di motori.

Un esempio di riconversione da prendere in considerazione anche in Italia». Candidato d'obbligo è lo storico stabilimento torinese di Mirafiori, tra l'altro già polo per la e-mobility e le nuove tecnologie. Nei sindacati, però, l'attenzione è rivolta alle fabbriche di motori, come quella di Cento (Ferrara), specializzata nei potenti 3.0 V6 Diesel per il mercato Usa. A Pratola Serra (Avellino) e Termoli Campobasso) sono gli altri due impianti sempre per i motori. Su dove nascerà la Gigafactory un ruolo importante lo avrà comunque il governo, dettato anche dall'esigenza di dare nuovo ossigeno a una determinata area del Paese. Resta il fatto che Tavares ha sempre escluso l'ipotesi di chiusura di impianti in Italia.

Ieri, intanto, l'ad di Stellantis è entrato nel merito proprio a Douvrin, località che ospiterà la Gigafactory transalpina. E oltre a confermare le trattative serrate con Palazzo Chigi, l'ad di Stellantis ha fatto sapere che sono in corso discussioni sulla possibilità di allargare alla concorrente Renault la joint venture Acc (Automotive Cells Company) costituita nel 2020 da Psa (ora in Stellantis) con Total e attiva nella fabbricazione e la fornitura di celle e moduli per batterie da utilizzare negli autoveicoli. «Nel 2030 - ha sottolineato Tavares, come riporta l'agenzia France Press - avremo bisogno di 250 Gigawattora in tutto il mondo», di cui 125 in Europa, ma si dovrà fare di più. «E anche in uno schema con tre stabilimenti europei - ha precisato - dovremo aumentare le capacità rispetto a quanto deciso attualmente. Per quanto riguarda l'ingresso di Renault, invece, non è stato ancora trovato un punto di equilibrio che soddisfi entrambi, quindi continueremo a discutere».

Nell'EV Day dell'8 luglio si parlerà di aspettative e bisogni dei clienti, prestazioni, software, piattaforme, veicoli commerciali e molto sulle batterie, tra fornitori, servizi di ricarica, riparazioni e riciclaggio. Con Tavares, illustreranno le varie strategie di elettrificazione i responsabili dei marchi Fiat, Peugeot, Ram, Dodge, Opel e Jeep. Spazio poi, tra gli altri, a Harald Wester (ingegneria), Richard Palmer (direttore finanziario) e Ralph Gilles (stile).

Particolari sui piani di elettrificazione relativi agli altri brand, soprattutto Alfa Romeo, Lancia e Maserati (in questo caso erano già stati anticipati mesi fa), emergeranno dal botta e risposta di Tavares con i media che seguirà la presentazione.

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