Stop alla forniture di treni, AnsaldoBreda alla Nmbs: "Valutiamo azioni di tutela"

Dopo lo stop alle fornitura dei treni Fyra V250, AnsaldoBreda avverte le ferrovie belghe: "Tuteleremo i nostri interessi"

Stop alla forniture di treni, AnsaldoBreda alla Nmbs: "Valutiamo azioni di tutela"

AnsaldoBreda ha appreso con sconcerto e disappunto l’annuncio fatto ieri nel corso di una conferenza stampa da NMBS, società che gestisce le ferrovie belghe: lo stop alla fornitura dei treni Ansaldo Breda Fyra V250 alle ferrovie del Belgi.

Anche se al momento nessuna comunicazione ufficiale da parte di NMBS è pervenuta ad AnsaldoBreda, le analisi sin qui condotte e gli sforzi intrapresi da AnsaldoBreda non lasciavano presagire questa decisione, che risulta in contrasto con gli esiti dei numerosi incontri ai vari livelli fin qui avuti e ai quali sono sempre stati presenti anche i tecnici belgi. Le affermazioni di NMBS appaiono strumentali, non corrispondenti alla realtà e fanno presupporre che le motivazioni alla base della volontà di interrompere il contratto non siano tecniche, ma di altro genere. L’annuncio di oggi offende l’impegno di decine di lavoratori olandesi, belgi e italiani impegnati da settimane per il rispetto degli impegni contrattuali, mortificando la loro professionalità ed esperienza; AnsaldoBreda valuterà quindi ogni azione a tutela dei propri interessi e a difesa della propria immagine in sede internazionale. "È successo quello che non ci aspettavamo - ha commentato l'amministratore delegato di AnsaldoBreda, Maurizio Manfellotto - la cosa sembra molto strana, posso immaginare che la motivazione tecnica sia evidentemente funzionale ad altre aspettative. Non abbiamo ancora avuto alcuna comunicazione ufficiale sull'argomento, ma la cosa ci stupisce".

AnsaldoBreda continuerà ad andare avanti con le proprie attività, come peraltro programmato, con gli stessi attori, che ieri hanno preso questa decisione e che hanno comunicato prima di darne notizia alla società italiana.

"È una cosa assolutamente inaccettabile, non credo che ci siano le condizioni contrattuali perché questa cosa possa essere applicata in modo realistico - ha, quindi, concluso Manfellotto - Siamo ancora strabiliati perché due settimane fa ero ad un incontro con loro e c'era tutt'altro ambiente, quindi la cosa mi stupisce e mi fa pensare ad eventuali ipotesi diverse".

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