Tax Freedom day, da oggi non si lavora più per lo Stato

Italiani sempre più tartassati. Fino a oggi abbiamo lavorato solo per pagare le tasse

Tax Freedom day, da oggi non si lavora più per lo Stato

Finalmente è arrivato il "giorno della liberazione" (Tax Freedom day). Da domani, dopo 173 giorni di fatica per lo Stato (enti locali e Inps), lavoreremo per noi e non per pagare le tasse. Per effettuare il calcolo il Corriere economia ha preso in considerazione il "contribuente medio" con un reddito di 49.228 euro. Un dato salta subito all'occhio.

Se guardiamo agli ultimi "Tax Freedom day" scopriamo che in cinque anni lo Stato si è "mangiato" ben 9 giorni, passando dal 14 giugno del 2011 al 23 giugno dell'anno scorso e di quest'anno. Mentre ci auguriamo di tornare indietro, festeggiando prima la "liberazione dalle tasse", il rischio invece è che, nel giro di poco tempo si possa arrivare al 30 giugno.

C'è un'incognita molto importante che riguarda Comuni e Regioni.

E non solo per Tasi e Imu, ma soprattutto per le addizionali Irpef. Per il 2015, infatti, i Comuni potranno alzare l’aliquota allo 0,8%. E le Regioni a loro volta possono applicare fino al 3,3% contro il 2,3% dell’anno scorso.

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