Terna spinge gli investimenti. E l'utile cresce a 857 milioni

Ricavi a 2,9 miliardi (+13,8%). Donnarumma: "Noi registi della transizione energetica". Ma il titolo frena

Terna spinge gli investimenti. E l'utile cresce a 857 milioni

Crescita a doppia cifra per Terna nel 2022. Aspettando l'assemblea del 9 maggio che rinnoverà i vertici, l'ad Stefano Donnarumma (al momento dato per favorito all'Enel) consegna un bilancio positivo e aumenta investimenti e dividendi. Sul fronte finanziario, Terna ha chiuso l'esercizio 2022 con ricavi a 2,9 miliardi di euro, in aumento del 13,8% rispetto al 2021, grazie soprattutto alla crescita delle attività regolate (2,542 miliardi, +12,8%).

Balzo a due cifre anche per l'ebitda che si attesta a 2,05 miliardi (+11%) e per l'ebit (+11,1%). Bene l'utile netto che è aumentato dell'8,6% a 857 milioni di euro.

Un quadro che ha permesso all'azienda che gestisce le reti nazionali di trasmissione di aumentare gli investimenti a 1,756 miliardi (+15,5%): le risorse saranno destinate in particolare agli avanzamenti del Tyrrhenian Link, il progetto che collegherà la Sardegna alla Sicilia e quest'ultima alla Campania; ad accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia (linea Paternò-Pantano-Priolo) e al collegamento fra isola d'Elba e Toscana.

Il piano industriale presentato settimana scorsa, prevede un focus sulle dorsali nord-sud e sui collegamenti con l'estero, in particolare, i cavi sottomarini con la Tunisia e la Grecia.

Il cda ha così proposto all'assemblea degli azionisti l'approvazione di un dividendo pari a 0,3144 euro per azione (+8% rispetto al 2022), di cui 0,1061 euro per azione già distribuiti nel mese di novembre 2022 a titolo di acconto. L'indebitamento finanziario netto di Terna è migliorato a 8,5 miliardi dai 10 miliardi di fine 2021.

«In uno scenario particolarmente complesso, Terna ha saputo conseguire risultati di eccellenza, accelerando, per il decimo trimestre consecutivo, il passo degli investimenti a beneficio del sistema elettrico e dell'Italia», ha commentato Donnarumma, precisando che nel corso del 2022 «la società ha rafforzato il proprio ruolo quale vero e proprio regista della transizione energetica, abilitando sempre più lo sviluppo e la diffusione delle fonti rinnovabili». In tutto lo scorso anno Terna ha anche ottenuto le autorizzazioni per realizzare 29 interventi di sviluppo della rete di trasmissione nazionale per un valore che supera i 2,5 miliardi di euro.

Per il 2023 il gruppo si aspetta ricavi per 3,11 miliardi, un ebitda pari a 2,12 miliardi e un utile per azione pari a

0,43 euro. In Piazza Affari, nonostante i conti 2022 oltre le attese e l'outlook 2023, il titolo ha chiuso in calo dello 0,44% a 7,31 euro in una giornata complessivamente fiacca per il listino (-0,12% l'indide Ftse Mib).

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