C'è un tesoro nella rete. Si chiama cloud. Lo sanno bene Amazon, Microsoft e Google che con le loro infrastrutture sono i tre maggiori player del settore da cui ricavano miliardi di fatturato. Secondo le proiezioni della società di ricerca Idc, la spesa mondiale per infrastrutture e servizi pubblici in-the-cloud dovrebbe raddoppiare nei prossimi tre anni, passando da circa 250 miliardi di dollari nel 2020 a quasi 500 entro il 2023 con tassi di crescita a due cifre.
Per cercare di non mancare l'appuntamento verso un business estremamente interessante i Tim ha acquistato nel maggio scorso Noovle, società di consulenza e partner di Google per il cloud per potenziare i servizi innovativi. A ottobre scorso è stata poi creata la nuova società Noovle Group, con il conferimento dei data center di Tim e il progressivo trasferimento di circa 700 dipendenti.
Ieri la società è stata resa operativa. Noovle, che punta a un miliardo di euro di fatturato entro il 2024 con una crescita media annua di circa il 20% e un Ebitda atteso di circa 400 milioni, si propone sul mercato come centro di eccellenza per il cloud e l'edge computing. La nuova cloud company si focalizzerà sulla fornitura di servizi e soluzioni multicloud innovativi e su misura per i clienti Tim, che vanno dalla gestione dei data center delle infrastrutture di rete, ai servizi di progettazione e assistenza, alla migrazione verso il cloud e al supporto delle attività di gestione collegate, utilizzando le tecnologie basate sull'intelligenza artificiale e l'Internet of Things. Alla guida è stato nominato Carlo D'Asaro Biondo, mentre Mariarosaria Taddeo, professore associato all'università di Oxford, sarà presidente non esecutivo. Noovle rafforzerà l'alleanza già avviata con Google Cloud e si avvarrà inoltre di importanti partnership con aziende del calibro di Atos, Cisco, Citrix, Microsoft, Salesforce, Sap e VMware. Tim affiderà a Noovle anche il compito di realizzare sei nuovi data center specializzati nell'offerta public e hybrid cloud e gestire sette data center core e quattro centri servizi già operativi dislocati sul territorio nazionale, dai quali viene erogata le offerte cloud proposte dalla società.
Il mercato cloud infrastrutturale (IaaS, Infrastructure as a service) ha toccato un nuovo record nel 2020, crescendo del 34%. Secondo la società di ricerca Canalys il dato è stato spinto dalla forte crescita dello smartworking diventato essenziale per tantissime aziende e organizzazioni in tutto il mondo a causa della pandemia.
E dunque per fare lavorare le persone da casa, molte grandi società hanno fatto ricorso al rapido accesso alle risorse di elaborazione e storage offerte dall'IaaS.In Italia il mercato cloud nel 2020 è cresciuto del 21% superando i 3,34 miliardi di euro di valore.
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