Torna la minaccia di Moody's: Piazza Affari giù, lo spread su

L'intesa su Cipro non dura. Le Borse Ue virano in territorio negativo. Milano maglia nera (-2,5%): pesano i timori di un nuovo downgrade da parte di Moody's

Torna la minaccia di Moody's: Piazza Affari giù, lo spread su

Torna il panico su Piazza Affari, tornano i timori di un downgrade da parte di Moody’s. I mercati festeggiano l'accordo per il salvataggio di Cipro raggiunto nella notte a Bruxelles, ma Milano manca l'appuntamento con i rialzi e vira in terreno negativo. Dopo una mattinata scoppiettante, tutte le Borse europee hanno invertito la rotta allineandosi con Piazza Affari e chiudendo in territorio negativo: Francoforte ha ceduto lo 0,51%, Parigi l’1,12% e segna -0,22%. Maglia nera (ancora una volta) è Milano che ha perso il 2,5%.

"Moody’s non commenta voci di mercato". L’agenzia internazionale di rating non conferma e non smentisce i rumors secondo cui sarebbe pronta a tagliare nuovamente il rating dell’Italia. Tali voci hanno però affossato la Borsa di Milano in una seduta che era partita col segno più dopo l’accordo dell’Eurogruppo sul piano di salvataggio di Cipro. L'intesa, che non deve essere ratificata dal parlamento di Nicosia, non prevede più il prelievo forzoso sui conti correnti, ma la ristrutturazione e chiusura di alcune banche che hanno portato oltre il limite l'esposizione finanziaria della piccola isola. In realtà, a invertire la situazione ci ha pensato anche il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem che, in un’intervista alla Reuters, ha spiegato che il salvataggio di Cipro, con la partecipazione degli investitori e titolari di depositi nella ristrutturazione delle banche, rappresenta un nuovo modello su come gestire i problemi del sistema bancario in Europa. L'inversione di rotta delle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente è stata immediata dopo ben sette ore di scambi.

Mentre lo spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi continua a salire arrivando a toccare i 324 punti base, Piazza Affari chiude in forte calo con il Ftse Mib che segna un -2,5% a 15.644 punti. Dopo un avvio in deciso rialzo, sulla scia dell’accordo raggiunto dall’Eurogruppo sul salvataggio di Cipro, gli indici hanno fatto inversione di rotta con l’asta dei Ctz, che ha visto i tassi salire ai massimi da dicembre. Per ampliare il calo nel pomeriggio, appesantiti dalla dichiarazione del presidente dell’Eurogruppo. Non hanno aiutato le voci su un possibile taglio del rating dell’Italia da parte di Moody’s. L’All Share ha segnato un -2,24% a 16.719 punti. Tra i titoli bancari male Intesasanpaolo, che ha perso il 6,21%, Unicredit (-5,81%), Mediobanca (-5,30%), Banco popolare (-5,86%) e Ubi (-4,76%). Perdite meno pesanti per il Monte dei Paschi di Siena (-2,60%) e Bpm (-1,58%). In deciso calo anche Generali (-3,35%).

Nell’energia, Enel cede il 3,34%, Eni l’1,05%. Ok Tenaris +0,64%. Tra gli industriali, vendite sostenute su Fiat (-3,29%) e Finmeccanica (-3,63%). Male Mediaset (-4,73%) e Telecom (-3,57%). In controtendenza Parmalat (+1,69%).

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