Il ministro del Tesoro, Giovanni Tria, è sempre più a lavoro per definire il nuovo Def che dovrà essere presentato entro il prossimo 10 aprile. Il titolare di via XX Settembre esclude l'ipotesi di una manovra bis: "È esclusa come ho sempre detto. Fa parte della logica dell’economia: con un rallentamento così forte in Italia, in Germania e in Europa nessuno può immaginare una cosiddetta manovra correttiva". A margine dell'Ecofin, Tria ha aggiunto: "La manovra correttiva che abbiamo fatto è quella con le misure per la crescita, per quel poco che si può correggere. Non c’è una preoccupazione dell’Europa per la mancata crescita dell’Italia, ma c’è una preoccupazione per un rallentamento dell’economia in generale". Un punto centrale del percorso che porterà alla prossima finanziaria è la flat tax.
Ma il nuovo regime fiscale per il momento non troverà spazio nel Def: "La cosiddetta flat tax si farà in una riforma che sarà studiata per la manovra di settembre, in cui ci sarà un riaggiustamento del sistema fiscale e quindi anche della spesa. Comparirà nella riforma che verrà disegnata con la legge di bilancio, ma ovviamente è prevista". L'Europa però fa già sentire la sua voce in vista della presentazione del Def: "Utile aggiornamento da parte del ministro delle Finanze Giovanni Tria sugli sviluppi fiscali e macroeconomici del paese.
Importante che l’Italia rimanga almeno ampiamente conforme al patto di stabilità e crescita per rafforzare la fiducia e gli investimenti", ha affermato il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis. Insomma in vista del Def Bruxelles tiene nel mirino Roma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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