Arriva l'ok del ministero dello Sviluppo Economico per la conversione a carbone della centrale termoelettrica di Enel a Porto Tolle. È quanto rende noto il Ministero, la cui direzione generale per l'energia nucleare, le energie rinnovabili e l'efficienza energetica ha autorizzato la conversione a carbone della centrale termoelettrica Enel Spa di Porto Tolle, in provincia di Rovigo. Il provvedimento è stato emanato a seguito del positivo giudizio di compatibilità ambientale e dell'intesa con la Regione Veneto. Con il nuovo assetto, spiega un comunicato, la centrale potrà operare con tre sezioni alimentate a carbone e, parzialmente, a biomasse (contro le attuali quattro alimentate a olio combustibile denso, da 660 MW elettrici ciascuna), per una potenza elettrica lorda nominale complessiva di 1.980 MW. «Con questo provvedimento - ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani - si sblocca un cantiere importante per la crescita e la modernizzazione del territorio. L'intervento di conversione comporta infatti un investimento consistente da parte dell' azienda, pari a circa 2,5 miliardi di euro.
L'utilizzo della nuova tecnologia nell'impianto di Porto Tolle consentirà inoltre un uso più efficiente della risorsa energetica primaria, e una riduzione degli impatti ambientali connessi al funzionamento degli impianti produttivi», ha concluso Romani. Si stima che i lavori di conversione della centrale potranno essere conclusi nell'arco di sei anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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