Come ogni anno, si è arrivati nel periodo in cui tutta l’attenzione degli appassionati e degli addetti ai lavori nel mondo dei videogiochi è concentrata sui Game Awards. L’evento creato da Geoff Keighley è arrivato al suo decimo anniversario e il 12 dicembre saranno annunciati i vincitori delle oltre trenta categorie, tra cui l’ambito premio di Game of the Year (GotY), il gioco dell’anno.
In una breve live trasmessa in Italia nella serata del 18 novembre, Keighley ha annunciato tutti i candidati dei Tga 2024. Immediatamente, sono scattate le polemiche. Tra i titoli in corsa per ottenere il riconoscimento di migliore produzione del 2024, infatti, sono presenti l’espansione di Elden Ring, Shadow of the Erdtree, e il remake di Final Fantasy VII, Rebirth. Quest’ultimo, assieme ad Astro Bot, è anche il gioco ad aver ottenuto più nomination.
È il primo anno in cui ai dlc (contenuti scaricabili aggiuntivi) è stato permesso di essere inserito tra i contendenti per il GotY. Una scelta, questa, che da molti è stata considerata illogica perché essi non sono prodotti a sé stanti e solitamente, soprattutto per quanto riguarda le espansioni di notevoli dimensioni come nel caso di Shadow of the Erdree, escono parecchio tempo dopo il gioco base. Ricordiamo che Elden Ring è un prodotto del 2022, anno in cui vinse il GotY.
Un discorso simile è stato fatto per Final Fantasy VII Rebirth, anche se a sua inclusione tra i potenziali giochi dell’anno ha generato meno scalpore. Secondo alcuni, infatti, sarebbe stato meglio creare una categoria a parte per premiare il migliore remake del 2024 e lasciare lo “slot” di nomination a gioco dell’anno ad un prodotto completamente nuovo uscito nel corso degli ultimi 12 mesi.
Gli altri titoli in gara per ottenere il GotY sono Astro Bot, Balatro, Black Myth: Wukong e Metaphor: ReFantazio. Grandi esclusi da questa classifica sono sicuramente Helldivers 2, gioco che è stato sulla bocca di tutti per mesi, e Warhammer 40.000: Space Marine 2, uno dei prodotti che ha riscosso più successo tra pubblico e critica. Lo sparatutto di Arrowhead si aggiudica comunque quattro nomination, tra cui miglior gioco multiplayer e miglior gioco d’azione. Questa è l’unica categoria in cui figura anche l’avventura del capitano Titus degli Ultramarine.
Il controverso e (stando a dati non ufficiali) mezzo flop Dragon Age: Veilguard ha ottenuto una sola nomination, nella
nuova categoria Innovation in Accessibility. Uno smacco per Bioware, che nel 2014 si era aggiudicata il premio di gioco dell’anno con il capitolo precedente della saga dark fantasy, Inquisition.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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