Google Wallet, mail sospette per carte non registrate: cosa è successo

Il primo pensiero per gli utenti che hanno ricevuto la comunicazione è stato quello che si fosse verificata una violazione dell'account, poi il sospiro di sollievo

Google Wallet, mail sospette per carte non registrate: cosa è successo
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Dal timore della violazione del proprio account alla consapevolezza che si fosse trattato di un falso allarme il passo è stato breve, eppure i numerosi utenti di Google Wallet hanno vissuto momenti di panico dopo essere stati letteralmente tartassati da numerose email in cui si faceva riferimento a presunte carte non registrate associate al proprio profilo.

Chiaro che in una situazione del genere, il pensiero che si trattasse di una truffa informatica si è fin da subito insinuato nelle menti di tanti fruitori del portafoglio digitale e privato dedicato a sistemi Android. Ma cosa è successo esattamente? I messaggi che dallo scorso 2 ottobre hanno invaso le caselle di posta elettronica di migliaia e migliaia di clienti, soprattutto negli Stati Uniti, riferivano che delle nuove carte erano state associate agli account Google Wallet o Google Pay degli utenti contattati. Un'informazione non corrispondente al vero, che ha letteralmente scatenato il panico in rete: a confondere ancora di più le idee anche il fatto che le carte indicate come appena aggiunte erano in realtà obsolete se non addirittura già scadute, un tempo associate al medesimo profilo.

Bombardati da una sequela di e-mail di contenuto affine, i fruitori del servizi di Google hanno preso d'assalto la rete per cercare di ottenere dei chiarimenti o, meglio ancora, qualche notizia confortante. Visto il numero crescente di frodi online, in tanti si dicevano certi di essere finiti nel mirino di qualche cybercriminale che era riuscito a violare l'account e a impossessarsi dei dati della carta di credito ad esso associata.

Il vero motivo del problema, invece, era un semplice errore da parte del colosso di Mountain View, probabilmente proprio l'ultima cosa che le migliaia di vittime del "bombardamento" di comunicazioni fasulle si sarebbero mai aspettate di sentire. Investita dal grande clamore venutosi a creare, l'azienda ha diffuso una nota ufficiale per rassicurare tutti: nessun profilo era mai stato violato, e l'invio in serie dei messaggi di posta elettronica era frutto di un problema interno di natura ignota. Un malfunzionamento del sistema di gestione delle comuicazione, quindi, sufficiente tuttavia a scatenare il panico.

Google ha consigliato di ignorare le mail sospette relative ad

associazioni di carte obsolete, conseguenza di questo problema, e di non fornire mai in alcun caso i propri dati sensibili, assicurando ai propri utenti che avrebbe aperto immediatamente un'indagine per risalire all'origine del bug.

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