Kamala Harris lancia "Freedom Town". La corsa per la Casa Bianca sbarca su Fortnite

Il team elettorale dem ha creato una mappa a tema dove vengono approfonditi i principali temi del programma dell'attuale vicepresidente

Kamala Harris lancia "Freedom Town". La corsa per la Casa Bianca sbarca su Fortnite
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La politica ha deciso di entrare a gamba tesa nel mondo dei videogiochi. E per una volta, non in veste satirica, ma con l’intenzione di rivolgersi alla categoria sempre in crescita dei cosiddetti gamers. Come palcoscenico di questa iniziativa, è stato scelto uno dei giochi più famosi al mondo: Fortnite.

La candidata democratica alla Casa Bianca Kamala Harris ha infatti deciso di lanciare una propria mappa all’interno della ultra-popolare produzione di Epic Games, chiamata “Freedom Town, USA”. Come riportato da varie testate di settore, tra cui Ign e PcGamer, si può accedere a questa città virtuale inserendo il codice 733155366547 su Fortnite Creative.

Ovviamente, la mappa non è stata pensata per organizzare partite contro squadre di repubblicani o per sfidare il candidato del Gop Donald Trump in un match uno contro uno, ma per fare pubblicità ai principali temi su cui Harris ha basato la sua campagna elettorale, come ad esempio le agevolazioni fiscali per le piccole imprese o le residenze a prezzi accessibili. Gli utenti potranno anche osservare la mappa attraverso gli streaming di alcuni creatori di contenuti di Fornite, come Jordan "Huskerss" Thomas, MODELMORG, Himalyahs e Khairi "Kdot" Harris.

L’assalto dei democratici al videogioco di Epic Games, però, non si ferma qui. Almeno altre otto mappe della modalità creativa, infatti, includeranno al loro interno manifesti e cartelloni politici, modelli personalizzati e tracce audio a tema. Insomma, un tentativo a tutto tondo di ingraziarsi una fetta di popolazione che molto raramente finisce nel “mirino” di candidati di qualsivoglia elezione.

La mossa del team di Harris, però, desta qualche domanda. La decisione di usare i videogiochi per raccogliere consensi non è di per sé sbagliata, ma Fortnite potrebbe non essere la scelta migliore nel vasto panorama del settore. Una parte non secondaria della sua utenza, seppur non quantificabile con esattezza, è infatti ancora troppo giovane per votare, mentre i gamers che hanno sempre remato contro il fenomeno di Epic Games (anche in questo caso, non pochi) potrebbero guardare a questa strategia come al goffo tentativo dei “boomer” di ingraziarseli.

Non si può negare, però, che l’importanza dei videogiochi nella vita di tutti i giorni di milioni di

persone continui ad aumentare. Presto o tardi, fare campagna elettorale sui server di un multiplayer diventerà la norma. E se la “Freedom Town” di Harris avrà successo, potrà dare un’accelerazione notevole a questo processo.

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