Ancora una volta la Siria si sveglia nel caos. Stamani due autobomba sono esplose a Damasco causando diverse vittime, tra civili e membri delle forze di sicurezza. Secondo quanto ha riferito la tv di Stato siriana, gli attentati terroristici hanno colpito la direzione della polizia giudiziaria e un centro dei servizi di intelligence dell’aviazione. Non si conosce ancora il numero delle vittime. Una prima esplosione è avvenuta nel quartiere al-Qasaa, lungo Boulevard Baghdad, la seconda nel quartiere di Duar al-Jamarik. L'agenzia di stampa di Stato siriana Sana ha diffuso alcune fotografie cruente dei luoghi delle esplosioni, in cui si vedono corpi straziati e bruciati, macchie di sangue per strada e pezzi di acciaio deformati.
Ma chi c'è dietro l’ondata di attentati che ha colpito le grandi città siriane negli ultimi mesi? Il timore è che al Qaida possa aver deciso di approfittare della forte instabilità del Paese, causata da un anno di rivolte contro il regime di Bashar al-Assad, per spostare il focus delle sue operazioni, dal vicino Iraq alla Siria. Non a caso gli Stati Uniti sino ad ora hanno resistito agli appelli dei Paesi alleati del mondo arabo, Qatar e Arabia Saudita in primis, perchè si armino i ribelli, temendo che le armi possano finire in mano alle frange jihadiste.
Secondo alcuni analisti, invece, l'escalation degli attentati potrebbe far parte della "strategia della tensione" del regime che, addossando le colpe agli estremisti islamici, punta ad avere mano libera per reprimere, con ancor più durezza, la rivolta contro Assad.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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