India, fedeli conservano nel congelatore il guru morto da sei settimane

Gli adepti di una setta religiosa rifiutano di credere alla morte del proprio guru, e lo conservano nel congelatore da un mese e mezzo: "Sta solo meditando"

India, fedeli conservano nel congelatore il guru morto da sei settimane

Conservato nel congelatore per oltre un mese e mezzo dopo essere stato dichiarato clinicamente morto. È successo nel nord dell'India, dove i seguaci del guru Ashutosh Maharaj si rifiutano di credere alla morte della loro guida spirituale, e sostengono che stia semplicemente meditando: per questo ne hanno conservato il corpo in frigorifero. La setta dei discepoli scrive sul sito internet che "sua santità Ashutosh Maharaj è in profondo stato meditativo (Samadhi) dal 29 gennaio 2014", ringraziando quanti lo sostengono con preghiere e meditazioni in attesa del suo risveglio.

Il guru, settantenne, è stato dichiarato morto dai medici sei settimane fa dopo essere stato colpito da infarto, ma questo non impedisce ai suoi discepoli di considerarlo semplicemente caduto in trance. Il corpo è attualmente conservato in un monastero di Nurmahal, nello stato nord occidentale del Punjab, dove i discepoli di Maharaj avrebbero ricreato le condizioni climatiche dell'Himalaya, dove non è insolito che i santoni indiani si ritirino per lunghi periodi in stato di trance.
Maharaj era il leader di una vasta congregazione religiosa chiamata Divya Jyoti Jagrati Sansthan (Missione per il risveglio della luce divina), che raccoglie milioni di adepti in tutto il mondo.

Ed è forse proprio la notorietà di cui Maharaj godeva già in vita ad aver innalzato agli onori della cronaca anche un risvolto che, in questa vicenda impregnata di misticismo, di sacro ha ben poco. Come spesso accade anche nell'assai più prosaico Occidente, anche sull'eredità del guru si sono scatenate, puntuali, le polemiche.

L'ex autista di Maharaj contesta infatti la decisione dei discepoli di congelarne il corpo e, affermando di essere "suo figlio", si è rivolto ad un tribunale per ottenere la restituzione della salma e la cremazione. In ballo ci sarebbe infatti una ricca eredità di diversi milioni di dollari, suddivisi tra le innumerevoli proprietà immobiliari della setta religiosa.

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