Un terremoto di magnitudo 7,8 sulla scala Richter ha colpito l'Iran. L'epicentro è stato individuato a 86 chilometri dalla città iraniana di Khash, nel Belucistan, a una profondità di circa quindici chilometri. La zona sud-orientale del Paese è tra le più povere. La maggior parte della casa è costruita - scrive l'agenzia Fars - "con mattoni di fango". Potenzialmente coinvolte 200mila persone.
Gli effetti si sono avvertiti in tutto il Golfo Persico, dal Qatar all' India, dal Pakistan all'Afghanistan. A New Delhi gli edifici più alti hanno tremato per effetto della scossa. A Dubhai i grattacieli principali sono stati evacuati.
Vittime e distruzione
Ufficiali governativi - sentiti dalla Reuters - hanno espresso il timore che i morti saranno a centinaia, in quello che è il peggiore sisma avvenuto negli ultimi quarant'anni nel Paese. Diverse fonti, compreso il Times of India, hanno sottolineato che al momento le vittime sono almeno ottanta. Il governatore delle province iraniane del Sistan e del Baluchistan non ha voluto confermare la notizia: "Il sisma non ha provocato incidenti mortali". Nel 2003 un sisma di magnitudo 6,6 provocò 31mila morti.
Jason Burke, corrispondente del Guardian, ha sottolineato - citando fonti locali - che la piccola cittadina di Hiduch, dove abita un migliaio di persone, è stata completamente distrutta.
Si iniziano a contare le prime vittime anche in Pakistan.
Il precedente
Sei giorni fa un altro terremoto, di magnitudo 6.3, aveva provocato una quarantina di morti e centinaia di feriti nel sud del Paese, non lontano dalla centrale nucleare di Bushehr, inaugurata nel 2010. L'impianto non ha però subito danni.
Il sisma di oggi non dovrebbe causare rischi alle strutture atomiche iraniane. Secondo Reuters gli impianti segnalati si trovano nella zona centrale e occidentale del Paese.
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