In Afghanistan anche dopo il 2014. Il premier Mario Monti torna a occuparsi della missione italiana all'estero e conferma che la presenza delle nostre truppe a Kabul continuerà anche dopo il 2014, anno previsto per il disimpegno.
A determinare la decisione, la necessità di restare sul posto per formare le nuove truppe, svolgendo compiti d'addestramento per i militari afghani e mantenendo il "ruolo di primo piano finora mantenuto nell'assistenza alla sicurezza". Quello italiano sarà anche un aiuto finanziario.
Monti incontra il segretario della Nato, Anders Fogh Rasmussen e in conferenza stampa, poco dopo il vertice, sottolinea di avere già anticipato la sua disponibilità anche al presidente afghano Karzai, in occasione della sua visita in Italia a fine gennaio.
Rasmussen fa poi notare lo stretto legame esistente tra sicurezza ed economia. "È tempo di dure scelte per tutti", ricorda: "Al summit di Chicago discuteremo di come garantire la sicurezza in tempi di crisi".
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