New York, guidatori di risciò più rapaci dei gondolieri veneziani

I conducenti di pedicab chiedono anche 450 dollari per un giretto di un quarto d’ora e il consiglio comunale vota una delibera per introdurre il tassametro. Ma la categoria protesta così il sindaco Bloomberg traccheggia e non firma: "Ci voglio pensare sopra un altro poco"

New York, guidatori di risciò più rapaci dei gondolieri veneziani

«Ci voglio pensare sopra un altro poco» con questa giustificazione il sindaco di New York Michael Bloomberg ha rinviato l’approvazione della delibera che introduce il tassametro anche per i rischiò. Un provvedimento richiesto da più parti dopo che astuti pedalatori della Grande Mela avevano letteralmente spellato vivi alcuni ingenui turisti. Tariffe da giro in elicottero più che da «pedicab» come vengono chiamati negli Usa, tutte puntualmente finte sui giornali con grande scandalo e ancor maggior dibattito.

Per anni si era sempre favoleggiato che fosse Venezia la città più «rapace» al mondo, con gli scafisti e i gondolieri a guidare la classifica dei più feroci spennatori di visitatori. Puntualmente sui quotidiani locali erano apparse lettere indignate di clienti che dopo un romantica gita in laguna si era viste arrivare mazzate che avrebbero fatto strabuzzare gli occhi anche a un oligarca russo o a uno sceicco arabo. Invece silenziosamente, anche per le caratteristiche dei loro mezzi, anche i newyorchesi guidatori di risciò stanno risalendo la speciale «classifica» dell’avidità.

Giusto questa estate era finita «New York Post» la notizia di un paio di dure mazzate capitate fra capo e collo a un paio di famiglie in visita alla Grande Mela. Una famiglia texana si era vista presentare il modico conto di 442 dollari e 54 centesimi per un passaggio da Times Square alla 55th street, un giro di circa 12 minuti. Le vittime hanno poi spiegato al giornalista che il «tassista» si era dimenticato di spiegare che il giro costava in partenza cento dollari a persona, dettaglio stampato in modo quasi illeggibile sulla carta delle tariffe. E lo zelante conducente ha avuto anche la faccia tosta di chiedere la mancia, sempre secondo quanto raccontato dalla «vittime». Non era andata meglio qualche tempo prima a una famiglia del Maryland a cui era stato presentato un conto era di 431 dollari. E aveva avuto anche doppia mancia, perché la famiglia non si era accorta che era gia’ inclusa nel prezzo e senza batter ciglio ha pagato la cifra richiesta, più 30 dollari. Comportamenti del tutto leciti, perché l’amministrazione comunale consente ai conducenti di risciò’ di chiedere qualsiasi cifra, in nome della libera impreditoria americana, a patto che il prezzo sia indicato sulla carrozzella. Cosa che avviene puntualmente anche se al turista è assai difficile trovare il tariffario, perché abilmente dissimulato o computato in caratteri pressoché illeggibili.

Per questo dunque il consiglio comunale ha votato un provvedimento che introduce anche per i «pedicab» un regolare tassametro a tempo, come qualsiasi taxi a motore. Sollevando però le proteste delle associazioni che raccolgono i circa 700 «pedalatori». Impossibile infatti stabilire una velocità standar per ogni risciò e soprattutto non tener conto che la fatica del conducente è direttamente proporzionale al numero di persone che salgono a bordo.

Insomma il dibattito si è infuocato e il sindaco Michael Bloomberg che marted’ avrebbe dovuto firmare la delibera ha fatto una brusca frenata. «Ci devo ancora pensare su». Anche New York dunque ha le sue potenti corporazioni.

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