In India qualcosa si muove. La liberazione di Paolo Bosusco, guida piemontese ancora nelle mani dei maoisti-naxaliti, che lo scorso 25 marzo avevano già rilasciato Guido Colangelo, suo compagnio di prigionia, potrebbe essere molto vicina.
Indicazioni in questo senso vengono dalla decisione di Naveen Patnaik, primo ministro dello stato indiano dell'Orissa, di annullare un viaggio nel Tamil Nadu programmato da lungo tempo, per poter seguire più da vicino l'evolversi della situazione dell'ostaggio italiano in ore che sono state definite "cruciali" per giungere a una risoluzione.
A preoccupare il governo indiano non è soltanto la situazione di Paolo Bosusco. Nelle mani dei maoisti si trova anche il deputato tribale Jhina Hikaka, rapito il 24 marzo.
Le trattative tra governo e sequestratori hanno subito una brusca accelerata ieri, quando Patnaik ha confermato il via libera per la scarcerazione di "otto estremisti di sinistra e 15 membri del movimento Chasi Mulia Adivasi Sangh". Le autorità questa mattina non avevano ancora reso noti i nomi dei prigionieri liberati. Hanno comunicato l'elenco degli scarcerati nell'Assemblea nazionale di Bhubaneswar. Gli sforzi del governo indiano dovrebbero portare alla liberazione degli ostaggi e comunque rappresentano un importante passo avanti nella trattativa.
Delle 27 persone che il governo si appresta a liberare quattro sono quelle indicate dal Comitato organizzatore dello Stato di Orissa del Partito comunista indiano (CPI-maoista) come "scambio" per la libertà dell'ostaggio italiano. Tra di essi anche la moglie del leader maoista. Le altre scarcerazioni vengono incontro alle richieste avanzate per la liberazione del deputato indiano.
Il lavoro dei mediatori ufficialmente è concluso. A sottolinearlo i delegati dei guerriglieri maoisti, B. D. Sharma e Dandipani Mohanty. Nella giornata di oggi il premier dell'Orissa vedrà l'ambasciatore d'Italia, Giacomo Sanfelice, per fare il punto della situazione.
A mancare a questo punto è solo una reazione da parte dei sequestratori.
Al di là della singola questione dell'ostaggio italiano, le divisioni tra maoisti e governo indiano non accennano a essere ricucite. Tredici persone sono state uccise in uno scontro nello stato di Jharkhand, nel nord-est indiano, dove Bosusco è tenuto prigioniero. Dieci delle vittime sarebbero guerriglieri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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