Un po' di pentimento? Così sembra. Gerard Depardieu ha abbandonato l'anno scorso la sua Francia, irritato da un sistema fiscale che - aveva scritto in una lettera al premier francese Jean-Marc Ayrault - gli aveva chiesto l'85% di tasse sui redditi nel 2012. Una polemica che si era conclusa con l'attore accolto a braccia aperte dal presidente russo Vladimir Putin, che gli aveva spalancato i cancelli moscoviti, passaporto alla mano.
Sembrava che ormai fosse fatta. Abbandonati i documenti francesi per un comodo esilio (fiscale) nell'est europeo, Depardieu si era messo alle spalle tutti i problemi fiscali lamentati, dicendo adieu alle tasse di Francia. O forse no. In un'intervista rilasciata al Figaro Magazine, l'attore ha fatto un passo indietro, parlando di "un enorme malinteso" e dicendo che in realtà la Francia la ama sempre, come prima.
"Non sono mai partito! - ha detto Depardieu - Io rifiuto di lasciami bloccare dalle frontiere, che è cosa completamente differente. Io sono un uomo libero, mi sento dappertutto a casa mia in Europa".
Anche perché, come ha ricordato alla rivista francese, in Francia ci abita "regolarmente, ho qui i miei ristoranti nei quali lavorano oltre 80 persone".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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