La trattativa per la liberazione di Paolo Bosusco, che dal 14 marzo scorso si trova nella mani dei maoisti naxaliti, gruppo indiano che lo ha sequestrato nello stato dell'Orissa, fa un ulteriore passo avanti.
Difficile dire se sia o meno vicini alla liberazione della guida piemontese. Alcuni giorni orsono, dopo che il governo indiano aveva acconsentito a liberare 27 persone legate ai maoisti, sembrava che fosse imminente il rilascio. La situazione si è poi complicata.
Ma il proscioglimento di Subhashree Panda, moglie del leader maoista, potrebbe avvicinare il giorno della liberazione di Bosusco. La scarcerazione della donna era una delle questioni principali poste dai sequestratori come necessarie per rilasciare Bosusco. E oggi la donna è stata liberata dal tribunale di Gunupur.
Se il governo ha ceduto su questo punto, non cede però su un ulteriore richiesta dei ribelli, che chiedevano che i prigionieri liberati fossero portati dai mediatori in un villaggio del distretto di Koraput, in cambio della liberazione di Bosusco e di un deputato
tribale rapito da un secondo gruppo di maoisti. Per la legge indiana la proposta è inaccettabile: i detenuti dovrebbero perlomeno firmare una domanda di grazia prima del rilascio.Oggi scade l'ultimatum posto dai maoisti.
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