Mitt Romney aveva preparato un discorso per celebrare la vittoria. Uno solo. Niente per l'ipotesi - maleagurata - di sconfitta. Alla fine, infatti, l'intervento con il quale ha riconosciuto la vittoria di Obama (cinque minuti in tutto), ringraziato i suoi elettori e il suo staff e fatto gli auguri di buon lavoro al presidente, è risultato, ai più, molto deludente rispetto a quello pronunciato da McCain quattro anni fa.
Anche lo staff di Romney aveva preparato tutto per la vittoria. Compreso un sito internet per il "presidente eletto", in attesa dell'insediamento di gennaio. Ieri pomeriggio per pochi minuti, evidentemente per una svista, è stato raggiungibile online. Poi se ne sono accorti e l'hanno subito rimosso. Ma Politica Wire, il sito di Taegan Goddard, ha fatto in tempo a salvare degli screenshot (fermi immagine delle pagine del sito).
Ma cosa conteneva il sito di Romney? Tutte le informazioni sul neo presidente, il suo vice Paul Ryan e le news circa l'insediamento alla Casa Bianca, subito dopo il giuramento. Un sito analogo lo aveva fatto Obama nel 2008.
"Sono eccitato per le nostre prospettive come nazione - recita una scritta nella homepage, accanto alla foto di un Romney presidenziale, con tanto di bandiera sventolante alle spalle -. La mia priorità è quella di riportare la gente a lavorare in America". In un'altra pagina di vedeva la foto di Romney, con delle carte in mano, e la scritta: "Il presidente eletto Romney sta lavorando in stretto contatto con il suo team in vista del trasferimento dei poteri che avverrà il 20 Gennaio 2013, ed essere pronti a lavorare per il popolo americano".
Intanto lo speaker della Camera Usa, il repubblicano John Boehner, fa sapere di essere favorevole a un aumento delle tasse, ma "alle giuste condizioni", per ridurre il debito pubblico del Paese e rimetterne a posto le finanze. Lo ha detto durante una conferenza stampa tenuta per congratularsi con Obama. Il repubblicano dell'Ohio - stato decisivo - ha detto che l'aumento delle entrate sarà raggiunto tramite crescita economica, riduzione di aliquote e scappatoie fiscali oltre a diverse riforme per rendere il codice fiscale più semplice e giusto. Le proposte di Boehner riprendono in gran parte quelle di Romney. Lo speaker della Camera ha però suggerito la volontà di collaborare con il presidente per risolvere i problemi economici degli Stati Uniti. E, soprattutto, per scongiurare il fiscal cliff (precipizio fiscale) automatico a gennaio. Repubblicani e democratici devono decidere entro l’anno il futuro del regime fiscale agevolato varato da Bush e prorogato da Obama. Non c'è tempo da perdere. Il Paese non può permettersi il lusso di non decidere.
Se il Congresso non troverà un accordo i tagli automatici alla spesa e l’aumento
delle tasse previsti per il nuovo anno potrebbero raggiungere, infatti, quota 600 miliardi di dollari. E gli Usa dovrebbero varare un piano lacrime e sangue - come già fatto da molti paesi europei - difficile da sopportare.
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