La Siria apre ai controlli Onu Ma Obama: è troppo tardi

Domani gli ispettori delle Nazioni Unite a Damasco. Ma Washington non si fida: troppo tardi, hanno qualcosa da nascondere

La Siria apre ai controlli Onu Ma Obama: è troppo tardi

All'ultimo minuto la Siria apre uno spiraglio di cooperazione. Ma forse è troppo tardi. Gli ispettori dell’Onu inizieranno le indagini sul presunto uso di armi chimiche in Siria domani 26 agosto. Lo hanno comunicato le Nazioni Unite affermando che il governo siriano si è impegnato a offrire "cooperazione" e a osservare il coprifuoco. Ma Obama non ci sta e non sposa la filosfia del "meglio tardi che mai". Fonti della Casa Bianca fanno sapere che per l'amministrazione statunitense la mano tesa di Assad è arrivata troppo tardi per essere credibile, fuori tempo massimo. "Se il governo siriano non avesse nulla da nascondere e volesse provare al mondo di non aver utilizzato armi chimiche - speiga un alto funzionario a stelle e strisce -, avrebbe fatto cessare gli attacchi in quell’area e garantito l’accesso mercoledì". Washington chiude la porta, dunque, menter Mosca continua a cercare uno spazio di trattativa per evitare un intervento bellico che ormai sembra imminente. La Russia accoglie positivamente la cooperazioen offerta da Damasco e invita tutti, ma l'appello è ovviamente indirizzato oltreoceano, a non prendere "decisioni affrettate" che potrebbero portare a "un tragico errore".

Ma Obama ha già trovato sponda nel primo ministro inglese Cameron. Se ci saranno le prove dell'utilizzo di armi chimiche nella strage che avrebbe causato 1300 vittime nei sobborghi di Damasco, l'intervento militare si avvicinerà.

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