In Siria i combattimenti non accennano minimamente a fermarsi. È ormai guerra civile fra quanti sono rimasti fedeli al regime, migliaia di uomini e quanti invece sostengono la ribellione. I militari ancora dalla parte di Assad si dirigono verso Aleppo, dopo la battaglia infuria più crudele. Ma l'offensiva interessa anche la periferia della Capitale Damasco, dove i bombardamenti interessano anche aree residenziali.
Il colonnello dell'esercito siriano libero, al Oqaidi, parla di "un gran numero di forze dispiegato a Jabal al Zawiya, ad Aleppo, che è di grande importanza strategica". E sui bombardamenti si esprime l'osservatorio siriano sui diritti umani, che parla di un'offensiva in corso ormai da cinque giorni.
Il conflitto in passato è spesso passato oltre il confine tra Siria e Turchia. Ankara ha di conseguenza deciso di chiudere tutti i valichi di frontiera, dopo che i ribelli hanno preso il controllo di molti dei posti di frontiera che segnano il confine tra i due Stati.
Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; text-align: left;">I soldati di Assad sono impegnati anche a nord della Capitalia, nel bombardamento dell'area di al Tel, da cui in molti sono fuggiti.
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