Soccorso col defibrillatore, l'ex rais Mubarak è grave: "Vogliono uccidermi in cella"

Per due volte il cuore dell'ex presidente si è fermato. La scorsa settimana era stato condannato all'ergastolo per la sanguinosa repressione di Piazza Tahrir

Soccorso col defibrillatore, l'ex rais Mubarak è grave: "Vogliono uccidermi in cella"

Hosnu Mubarak è in condizioni gravi, ma non in coma. Lo hanno precisato fonti del ministero dell’Interno egiziano dopo che si era sparsa la voce che l'ex presidente fosse in coma. Accanto a lui da oggi c’è anche il figlio maggiore Alaa mentre il figlio minore Gamal ha avuto l’autorizzazione a stare vicino al padre due giorni fa. "Mi vogliono uccidere in prigione", ha affermato l’ex rais egiziano al suo avvocato Farid el Dib.

Le condizioni di salute dell’ex presidente si sono aggravate dopo il suo trasferimento nell’ospedale del carcere di Tora il 2 giugno scorso, quando è stato condannato all’ergastolo per la sanguinosa repressione della rivolta del gennaio 2011 che portò alla sua destituzione. Mubarak soffre di pressione alta, problemi respiratori e irregolarità nel battito cardiaco.

La moglie di Mubarak, Suzanne, ha fatto visita all'ex presidente domenica e ha chiesto che il marito venga trasferito in un ospedale equipaggiato per questo tipo di emergenze, all'esterno del carcere. Il trasferimento potrebbe avvenire se la salute di Mubarak non migliorerà.

Il cuore si è fermato due volte

"Il cuore (di Mubarak) si è fermato due volte - ha riferito una fonte all'agenzia France Presse -. I medici hanno dovuto far ricorso a un defibrillatore.

(Mubarak) è a tratti cosciente e a tratti inconsciente e rifiuta di nutrirsi". Uno degli avvocati di Mubarak ha confermato che l’ex raìs egiziano è stato sottoposto a defibrillazione cardiaca nel corso della notte.

 

 


 

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