Sono passati due giorni da che la Francia ha fallito il blitz con cui tentava di salvare Denis Allex, 007 della DGSE (Direction Générale de la Sécurité Extérieure) nelle mani degli Shebab in Somalia dal 14 luglio 2009. Due giorni in cui le versioni dei fatti si sono rincorse, senza che la verità raccontata dai militanti e quella ufficiale del governo d'Oltralpe riuscisse a collimare.
Quello che è certo è che un soldato francese, impegnato nel dissequestro, è morto sul campo. I dubbi sono invece due. Non è certo quale sia stata la sorte di un secondo soldato. E neppure se l'ostaggio sia effettivamente morto nel corso del blitz.
La versione dei militanti ribadita anche oggi, vuole Allex ancora in vita, anche se ferito. Lo 007 francese sarebbe stato portato lontano dal luogo dello scontro con i militari francesi. E si troverebbe ancora nelle mani degli Shebab. Questa ipotesi è stata a più riprese sconfessata da Parigi, in ultimo dal presidente François Hollande. Secondo Parigi Allex è stato ucciso nel corso del blitz.
Il secondo dubbio è la sorte di un secondo soldato francese. Il governo d'Oltralpe aveva sottolineato in un primo momento che il militare era disperso, per poi parlare di una seconda perdita. Non era dunque tornato con i compagni, ma non era sicuro fosse morto.
Questa parte della vicenda ha ricevuto una conferma - sia pure di parte - oggi.
Secondo i militanti il secondo francese sarebbe morto oggi in seguito a ferite da arma da fuoco. Gli Shebab hanno mostrato in alcune foto su twitter le immagini di quello che dovrebbe essere il cadavere del soldato francese. Sulla sorte di Denis Allex decideranno nei prossimi giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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