Tv indiana: "Due italiani rapiti dai maoisti"

Due turisti italiani sarebbero stato rapiti in India nello stato dell'Orissa, sulla costa orientale del Paese, mentre stavano fotografando delle donne vicino a un fiume. Secondo la televisione Ndtv, il network che per primo ha diffuso la notizia, i connazionali sarebbero stati presi da un gruppo maoista che avrebbe chiesto un riscatto. Il rilascio degli ostaggi, secondo la tv, dipende dalle risposte verranno date alle richieste dei sequestratori.

Tra le richieste, riferisce ancora Ndtv, ci sarebbe il rilascio di prigionieri politici e la fine dell'operazione Green hunt, lanciata nel novembre del 2009 dal governo indiano contro i ribelli maoisti Naxaliti. È la prima volta che i maoisti dell’Orissa sequestrano stranieri. Per il momento la Farnesina non ha confermato il rapimento e sta verificando la notizia attraverso l'unità di crisi che opera in stretto contatto con l'ambasciata italiana a New Delhi e le autorità consolari in India. In ogni calo il rapimento non sembra legato alla vicenda dei due marò arrestati nello stato del Kerala.

L'Orissa è uno stato federato dell'India orientale, con una popolazione di circa 37 milioni di abitanti. E' uno degli Stati più poveri dell'India, nonostante ingenti ricchezze minerarie, e vi operano circa 20mila guerriglieri maoisti. Secondo il governo indiano, i ribelli comunisti sono presenti in un terzo dei 600 distretti indiani, soprattutto in campagne e foreste popolate da comunità tribali.

Nel 2009, l'anno più sanguinoso, i maoisti hanno lanciato oltre mille attacchi contro obiettivi governativi, uccidendo almeno 600 persone. Noti come Naxaliti dall'insurrezione del 1967 a Naxalbari, nel Bengala Occidentale, rappresentano un movimento con diverse sfaccettature e sarebbero finanziati e armati dalla Cina.